Pola. Crescita costante per il settore ICT

Giovedì prossimo il Park Plaza Histria ospiterà la conferenza «Let’s Grow»

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Pola. Crescita costante per il settore ICT
I promotori e i patrocinatori della conferenza. Foto: DARIA DEGHENGHI

Il 25 maggio dalle ore 10 alle 18 all’hotel Park Plaza Histria, l’Arena Hospitality Group farà gli onori di casa alla seconda Conferenza ICT “Let’s Grow!” nata per incentivare la formazione di quadri per l’industria informatica e le aziende impegnate nella transizione digitale. Ne hanno annunciato il programma in conferenza stampa i principali promotori, e cioè la Facoltà di informatica di Pola e l’associazione delle aziende informatiche istriane (ICT Istra). Dean Vrbanac di ICT Istra ha riassunto le finalità del progetto, che sono quelle di motivare i giovani allo studio della programmazione, estendere l’orizzonte delle possibilità di carriera in Istria e migliorare la qualità della vita dei residenti. Per questo la conferenza porta sotto lo stesso tetto, per un giornata intera, fondatori di aziende ICT e developer, gente che ogni giorno crea nuovi prodotti digitali o migliora quelli esistenti, e studenti che hanno già scelto o stanno per scegliere la propria professione. Il programma include lezioni e laboratori, conta una ventina di relatori e una quindicina di aziende che si presenteranno al pubblico. Tra i panel più attesi: “Il progresso dell’ICT istriano nello scroso anno: successi, sfide e tendenze future”, “Dai banchi di scuola all’unicorno”, “Tutte le strade portano all’ICT”, “Behind the Screens: sfatare i miti sul lavoro e l’ICT”… Il tema dominante di quest’edizione della conferenza è quello delle carriere. Tra gli argomenti principali si citano il cambio radicale della carriera (da una professione non STEM di partenza all’ICT) in età avanzata e l’affermazione delle donne nel settore informatico.

In Regione 3.000 professionisti
“In Istria abbiamo più di 280 aziende ICT con oltre 3.000 professionisti altamente qualificati. La nostra missione è quella di allargare i confini, creare innovazione e migliorare il futuro: vogliamo l’Istria nel ruolo di leader tecnologico regionale e abbiamo il potenziale necessario per arrivarci. Ma ci sono necessari altri profili professionali del settore. La conferenza Let’s grow serve anche a questo scopo ed è per questo che è gratuita, trasporti e pasto compreso, anche per gli studenti in arrivo da Zagabria e da Fiume”, ha detto Verbanac. Gli ha fatto eco Darko Etinger, docente e preside della giovane e relativamente piccola Facoltà d’informatica di Pola che iscrive un centinaio di studenti l’anno, metà ragazzi e metà ragazze. Il suo pregio, nonostante i “piccoli numeri”? Il fatto che lavori gomito a gomito con le aziende, che gli studenti studiano e lavorano dal primo giorno, che le aziende non si fanno desiderare nella disponibilità a trasmettere le proprie conoscenze ai giovani. Quindi il fatto che con la Facoltà di Fiume e società quali Infobip, Ericsson Nikola Tesla e altre partecipa al consorzio EDIH Adria che sostiene le aziende degli altri campi nella loro transizione digitale. Vanja Marijan, direttore del personale di Arena Hospitality Group, ha spiegato l’importanza delle tecnologie nei settori che non le creano ma ne hanno assoluto bisogno: “Nel 2015 abbiamo iniziato a digitalizzare alberghi e campeggi e oggi, 8 anni dopo, abbiamo ben 25 piattaforme digitali diverse come serrature elettroniche e chiavi digitali, self check in, smart room, facial recognition ecc. Il personale che impieghiamo per la manutenzione dei sistemi informatici cresce in continuazione come crescono i servizi digitali e personalmente non vedo nessun traguardo in questo campo, a significare che le professioni informatiche hanno un futuro sicuro anche nell’alberghiera”.

La formazione dei quadri
Il sindaco di Pola Filip Zoričić ha detto che l’Università polese cresce anche in funzione del mondo che cambia per cui oggi è in grado di formare quadri che domani saranno apprezzati sul mercato del lavoro. Gli ha fatto eco il presidente della Regione istriana Boris Miletić ricordando nell’anno della pandemia e del lockdown l’ICT non solo non ha perso quota ma ha pure guadagnato terreno con un tasso di crescita dell’11 per cento nonostante tutti i limiti al commercio. In Croazia l’export di software e soluzioni ICT impiega 40.000 persone e copre da solo ben il 28 per cento del PIL, contro il 20-21 per cento del turismo che si presenta erroneamente come il volano dell’economia nazionale, ha detto Miletić ricordando l’aneddoto sull’esordio dell’unico unicorno istriano, Infobip, nato nell’incubatore dell’IDA quando Silvio Kutić si presentò con un portatile in mano a chiedere uno spazio in cui poter lavorare. Naturalmente l’IDA non gliel’ha negato e sappiamo dove si trova oggi Infobip: in tutto il mondo, su tutti i cellulari.

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