L’operazione di riqualificazione e ricostruzione della diga foranea di Pola potrebbe presto partire. Lo ha detto ieri pomeriggio il vicepremier e ministro del Mare, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butković, a margine di un incontro con il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, il sindaco di Pola, Filip Zoričić e i vertici dell’Autorità portuale del principale centro urbano dell’Istria. Il rappresentante del governo ha proseguito il suo intervento affermando che il valore complessivo del progetto di riqualificazione, ricostruzione e rimaneggiamento della diga foranea si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Una cifra enorme, che né la Città di Pola né la Port Authority possono permettersi d’investire in un solo intervento. Per questo, il ministro ha dato il suo pieno appoggio al programma, precisando, però, che per la realizzazione dell’opera ci si affiderà soprattutto alle risorse finanziarie europee.

Appuntamento in autunno
“Dal prossimo autunno saranno disponibili nuove opportunità di finanziamento europee”, ha quindi spiegato Butković, che ha poi invitato l’Autorità portuale di Pola (titolare del progetto di ricostruzione della diga foranee) ad accelerare i tempi, ultimare il progetto definitivo, richiedere il rilascio dei permessi edili e, il prossimo autunno, di rispondere all’invito del governo a presentare una richiesta di finanziamento. “Se tutto dovesse procedere secondo i piani, il prossimo settembre/ottobre potrei tornare a Pola per firmare il contratto di finanziamento a fondo perduto. Dall’Unione europea, l’iniziativa della Port Authority e della Città di Pola potrebbe ottenere fino all’85 p.c. delle risorse necessarie. La parte rimanente sarebbe, invece, messa a disposizione dal governo. O perlomeno questo è quanto promesso dal ministro che, sempre ieri, ha dato il suo pieno sostegno anche a un secondo progetto di particolare rilevanza per Pola: la riqualificazione della Riva. Anche per questa seconda opera di recupero il ministro intende attingere le risorse in buona parte dall’Unione europea. “Il governo farà comunque la sua parte tramite una controllata, l’ACI, che a Pola condivide la gestione della Riva assieme all’amministrazione cittadina. Stando al responsabile del ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, la ricostruzione della Riva polese verrebbe a costare più o meno 12 milioni di euro. Ricordato questo, il ministro ha rilevato che per ottenere i finanziamenti per questo secondo intervento ci vorrà qualche mese, soprattutto perché ancora non esiste un progetto definitivo, ma soltanto uno di massima.

Miletić: «Un sogno lontano»
Ieri a margine dell’incontro ha parlato anche il presidente della Regione, Boris Miletić, che ha colto l’occasione per ricordare che il progetto di ricostruzione della diga foranea era stato realizzato ancora nel 2004 e che la licenza edile era stata rilasciata 4 anni più tardi. “Tuttavia – ha spiegato lo zupano –, i lavori non sono mai iniziati per mancanza di fondi”. Il presidente della Regione si è poi soffermato sull’importanza del progetto, che lui stesso ha definito “mastodontico”. Ricordato infine che nella costruzione della diga, più di cent’anni fa, erano stati impiegati più massi e materiale di quelli che sono stati necessari per costruire l’intera Pola, Miletić ha tenuto anche a ribadire che con la costruzione del collettore costiero, anni fa la Città di Pola ha compiuto un grande passo avanti verso la sempre più imminente ricostruzione e riqualificazione della Riva.

Zoričić: «Pensiamo alla passeggiata»
L’ultimo intervento è stato quello del sindaco. Zoričić ha così esordito dicendo che, finalmente, dopo vent’anni d’attesa la riqualificazione della diga foranea e della Riva polese (due progetti che accresceranno la sicurezza della città) possono finalmente partire. “In qualità di titolari dell’opera di riqualificazione della Riva posso annunciare che stiamo lavorando al progetto definitivo e che presto avremo a disposizione tutta la documentazione necessaria. Dopodiché richiederemo i finanziamenti e daremo il via ai lavori che riporteranno Pola e i polesi a vivere sul mare”, ha commentato il primo cittadino.