«È stato un anno di sfide»

Il presidente della Regione, Boris Miletić, ha tirato le somme del 2022 che è stato caratterizzato dalle grandi opere d’edilizia scolastica e dagli investimenti nella sanità. Non sono mancate nemmeno le emergenze, in primis la siccità e gli incendi estivi

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«È stato un anno di sfide»
Boris Miletić (in centro) insieme al suo vice tulio demetlika (a sinistra) e al capogabinetto Ivan Glušac. Foto: Daria Deghenghi

Brindisi con la stampa in occasione del Natale 2022 e di Capodanno 2023 per il presidente della Regione Boris Miletić che ha cercato di riassumere l’anno, le sue difficoltà e le sue soddisfazioni concludendo che “non sono mancate le sfide ma non per questo sono venuti meno i risultati”. Ecco, intanto, i brutti ricordi: la siccità, in estate, e il conseguente provvedimento di moderare i consumi di acqua potabile che tuttavia non ha toccato l’irrigazione dei campi, come nel 2012. Quindi i pesanti incendi di Pola e di Cittanova, ma anche in altre località della penisola. Benché l’ambiente sia andato giù pesante con le sue sfide e i suoi ostacoli, secondo Miletić il 2022 è stato comunque un anno favorevole per la Regione. L’Istria si è nuovamente imposta come campione nazionale del turismo, ed è stata l’unica regione croata dell’Adriatico che ha superato il suo record del 2019, l’anno d’oro del comparto. D’altro canto a suo dire “sarebbe anche il caso di liberarsi dall’ossessione dei numeri e lasciare una volta tanto la statistica da parte, perché la qualità merita più attenzione della quantità”, ha concluso il presidente, accennando al fatto che l’industria alberghiera regionale deve badare alla sostenibilità piuttosto che limitarsi a contare i vacanzieri.

La siccità ha creato qualche problema in estate.
Foto: Srecko Niketic/Pixsell

L’anno che l’amministrazione regionale si lascia alle spalle è trascorso nel segno delle grandi opere d’edilizia scolastica. Ed ecco le prove: l’apertura della Scuola di medicina a Pola, il restauro e la riapertura della SMS Italiana di Buie, l’imminente avvio dei lavori alla scuola italiana di Cittanova e naturalmente l’avvio dell’opera di ristrutturazione, ampliamento e rilancio della Scuola di alberghiera di Pola a Stoia, che sale di rango e diventa Centro di competenze nella ristorazione, alberghiera e turismo dell’Istria. Dai giovani alla terza età. La Regione si prepara a costruire una nuova ala per la Casa di riposo “Alfredo Štiglić” di Pola e si compiace di essere l’unica in Croazia a coprire metà delle spese di ben tre Case di cura e riposo per anziani sul suo territorio: quelle di Albona, di Pisino e di Pinguente.
Quanto al suo ruolo di presidente, Miletić dice di guardare a tutte le Città e a tutti i Comuni dell’Istria con la medesima imparzialità, senza fare distinzioni tra enti locali in base al partito o partiti al potere, perché gli preme essere il “presidente che unisce e non uno che divide” e perché insiste che tutti i territori abbiano le stesse opportunità di sviluppo, e nessuna discriminazione di sorta. Per questo si è preso l’impegno di visitare ogni località istriana, anche la più piccola e remota: per conoscere gli abitanti, gli artisti, gli sportivi, gli educatori, tutti i protagonisti della vita sociale. Dal tour di cui si è reso promotore e protagonista ha concluso che “possiamo andare fieri di abitare questa piccolo ma delizioso angolo di terra che chiamiamo Istria”.
L’anno che sta per terminare è stato felice anche nel campo della pubblica sanità per il semplice fatto che sono terminati i lavori di costruzione ed equipaggiamento del nuovo ospedale regionale, a proposito del quale il presidente insiste a dire che è stata l’opera di tutti gli enti locali istriani e della stessa amministrazione regionale, che hanno investito il 25 p.c. del valore dello stabile, non senza l’apporto dei vari governi di turno, ferma restando la costanza di tutta l’Istria che non ha mai smesso di spingere il carro nella destinazione desiderata.
Altro argomento, l’agricoltura. “Vediamo che cosa ci tocca soffrire per colpa dei cambiamenti climatici e ormai l’abbiamo capito bene: non c’è agricoltura che regga le sfide dell’ambiente senza infrastrutture indispensabili alla produzione se non si vuole continuare a guardare al cielo e subire i condizionamenti della contingenza. Il massimo sistema d’irrigamento in Croazia è quello che abbiamo realizzato nel Parentino a Bassarinca, con investimenti dell’ordine di 125 milioni di kune, ma non è la fine perché altri verranno in tutto il territorio peninsulare”. A proposito di quello che verrà, ecco che si parla anche di sport. La Regione ha lanciato un nuovo fondo, il Fondo per lo sport appunto, con capitale iniziale di 500.000 kune, a cui andranno affiancate altre 750.000 kune dal Bilancio nel 2023. L’intento è quello di investire nell’educazione sportiva, massimamente negli allenatori che lavorano con bambini e ragazzi nella promozione dello sport amatoriale. Infine una nota riguardante l’energia. L’Istria sta cambiando il suo piano urbanistico per rinunciare alla produzione d’energia a partire da fonti fossili in favore delle fonti rinnovabili, di cui abbonda: sole e vento. L’UE col suo Green deal ha deciso di fare questo passo e l’Istria è pronta non solo a seguirne le orme ma piuttosto a guidare il convoglio, per cui entro il 2030 conta di arrivare a destinazione che è la neutralità carbonica della regione.

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