Umago. Un (A)More di progetto per tutelare il mare

La presentazione ieri a Palazzo municipale

0
Umago. Un (A)More di progetto per tutelare il mare

“(A)More”, nome di fantasia per un progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone nel rapporto con il mare e le biodiversità. Ieri, il progetto è stato presentato al Municipio di Umago, in sede di conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco, Vili Bassanese, i suoi vice Mauro Jurman, Floriana Bassanese Radin e Ivan Belušić, nonché David Počekaj, presidente del Club di pesca “San Pellegrino”, l’assessore Slaviša Šmalc, il direttore dell’Autorità portuale Doriano Labinjan e i rappresentanti del Gruppo d’azione locale per la pesca (FLAG) e dell’agenzia di sviluppo “Razum” di Umago.

 

Come spiegato nel corso dell’incontro stampa, iniziato con i saluti del sindaco Bassanese e proseguito con l’esposizione di Šmalc e Počekaj, l’importo totale del progetto ammonta a 364.305 kune ed è finanziato in toto nell’ambito della sottomisura 3.1.1. Sostegno alle attività educative volte ad aumentare la consapevolezza ambientale e a incentivare il coinvolgimento nelle attività di pulizia dei porti, del mare, della costa e dei fondali marini” nel quadro d’attuazione della Strategia di sviluppo locale della pesca del FLAG “Pinna nobilis” per il periodo 2014 – 2020. Questo progetto è finanziato con i fondi dell’Ue dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

Ogni anno i sub riportano in superficie detriti di ogni genere

Pensato per migliorare
Il progetto “(A)More” è volto alla tutela e alla conservazione della biodiversità del territorio di Umago, nonché a migliorare l’ambiente, a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini nella pulizia di porti, del mare, della costa e del fondale marino attraverso attività educative, l’analisi dello stato dei fondali, iniziative dei pulizia dei fondali e mediante l’installazione di dispositivi innovativi per la raccolta dei rifiuti in mare.

Di sicuro il lavoro da fare è davvero tanto. Nel corso degli anni il moto ondoso e le correnti hanno portato nei porti un’infinità di sedimenti e detriti. Nel corso delle precedenti azioni di pulizia dei fondali sono stati recuperati detriti di ogni tipo, gomme d’auto e di camion, elettrodomestici, sedie, batterie delle barche, ma anche residui bellici, sia della Prima che della Seconda guerra mondiale.

Ora si vuole ripulire, come si suol dire, il cortile di casa: i porti, che non sono pochi, perché bisogna dire che lungo la costa di competenza dell’Autorità portuale di Umago e Cittanova ci sono i porti di Antenal, Cittanova, Daila, Carigador, San Lorenzo, Umago, Salvore e Canegra. A Cittanova il porto qualche anno fa era stato dragato, ma questa è un’operazione che va ripetuta ogni dieci-venti anni, anche a Umago.
Grazie ai fondi dell’Unione europea, saranno effettuati rilevamenti e la mappatura nonché la pulizia dei porti, acquistati dispositivi per la raccolta dei rifiuti in mare, promosse lezioni nelle scuole per sensibilizzare gli alunni sulla salvaguardia del mare e saranno promosse immersioni per i giovani appassionati del mare.

I rappresentanti delle istituzioni alla conferenza sul mare

Da una parte saranno tenute d’occhio le biodiversità e lo stato di salute del mare, dall’altra si cercherà di renderlo meno inquinato. Che è già qualcosa, perché ogni anno i fiumi che sfociano nell’Adriatico, unitamente alle correnti portano nei porti rifiuti di ogni tipo, sedimenti e quant’altro fanno del mare una mezza pattumiera.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display