Turismo. Per adesso i conti (non) tornano

Piuttosto che una comparazione tendenziale, bisognerebbe rapportare il traffico di gente e denaro al 2019. Le somme si tireranno a fine anno

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Turismo. Per adesso i conti (non) tornano

Si parlerà ancora molto della stagione turistica 2021. Milovan Popović, direttore della Comunità turistica di Umago, con il quale abbiamo parlato dell’estate delle vacanze, che ancora non è finita, concorda sul fatto che molti dati vanno riveduti.

 

Per esempio il dato, importante, degli appartamenti e camere costruiti negli ultimi due anni e messi in funzione o che saranno utilizzati prossimamente. I numeri verranno controllati da Popović, per dire alla fine di quanti posti letto dispone l’area di Umago, con i suoi 36 chilometri di costa. Non si sa neanche a quanto ammonti la spesa pro capite dei turisti al giorno. Popović ci ha detto che questa spesa non è uguale in tutte le Regioni della Croazia e non c’è un calcolo giusto, per esempio, per l’Istria e Umago.

Altri dati molto significativi: rispetto al 2019, il numero delle presenza italiane, a causa del Covid è diminuito del 65 p.c. Dunque, gli italiani sono stati pochi e un ruolo determinante l’ha svolto la paura di uscire dall’Italia. Altro dato sul quale discutere è il numero di pernottamenti. Umago è all’80 p.c. rispetto al 2019, con all’attivo oltre 2.150.000 pernottamenti. Nel 2019 aveva raggiunto i 2,75 milioni. Dunque il calo è evidente.

Il campo centrale della cittadella del tennis in tutto il suo splendore

Dal 1.mo gennaio al 30 giugno la Comunità turistica umaghese ha registrato un aumento tendenziale degli arrivi pari al 51 p.c. Complessivamente sono stati notificati 65mila arrivi e 308.000 pernottamenti. Dal 2 al 4 luglio c’è stato un aumento dei pernottamenti del 42 p.c., mentre i pernottamenti realizzati sono stati 47mila. Gli alberghi hanno avuto un aumento del 3 p.c., gli autocampeggi del 53 p.c. e il settore degli affittacamere privati del 65 p. c. Il fatto è che, almeno a Umago, di turisti in città non ce ne sono molti, perché a causa del Covid preferiscono uscire poco, di giorno vanno in spiaggia, di notte preferiscono guardare il mare e il tramonto piuttosto che dedicarsi allo shopping in centro. Certo, il calendario degli eventi è stato piuttosto alettante, ma questo non è bastato per circolare al.. massimo. Dunque, spostamenti e spese limitate, cosa che influirà sui guadagni dei gestori di locali e ristoranti. E, anche queste cifre, più che rapportate al 2020 andrebbero comparate con quelle del 2019, rispetto alle quali siamo ancora lontani. Cosa significa? In parole povere, che rispetto al 2019 abbiamo incassato il 20 p.c. in meno di soldi. Per quanto concerne i grandi eventi, è ritornato l’ATP di tennis, ma non le feste popolari, non la marea di gente in piazza, né per i paesi del circondario, perché con il Covid non è affatto finita. Ed è stato anche cancellato il Sea Star Festival, che portava a Umago fino a 50mila persone. Eventi che, almeno si spera, torneranno l’anno venturo.

Dunque anche quella 2021 si è rivelata una stagione anomala, con molte disdette, seguite da nuove prenotazioni, ma con guadagni inferiori alle aspettative. Un po’ meglio nel settore della nautica, ma è ancora presto per tirare le somme e occuparsi di statistiche, che non sempre dicono tutta la verità.

Per questa ragione, sarà molto interessante vedere sul finire del 2021 quanti appartamenti, case e camere sono stati costruiti negli ultimi due anni, di quanti posti (legalmente registrati) dispone Umago e quanti invece affittano in nero.

La piscina del campeggio Stella Maris

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