Rovigno. «Wunderbar» con il Grado Teatro: come si cambia per sopravvivere

Spettacolo all’«Antonio Gandusio» nell’ambito del 65º Raduno della Famìa Ruvignisa

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Rovigno. «Wunderbar» con il Grado Teatro: come si cambia per sopravvivere
Foto: ROBERTA UGRIN

Nell’ambito del programma del 65º Raduno della Famìa Ruvignisa, realizzato in sinergia con la locale Comunità degli Italiani “Pino Budicin”, lunedì sera al Teatro cittadino “Antonio Gandusio” è andato in scena “Wunderbar”, il nuovo spettacolo dell’Associazione Grado Teatro, che ha festeggiato nel 2022 i 35 anni dalla sua fondazione.

La compagnia gradese ha messo in scena “Wunderbar”, un lavoro liberamente tratto dal testo di Giovanni Marchesan Stiata, diretto da Giorgio Amodeo e Tullio Svettini, per l’interpretazione di Luigia Bonetti, Fulvio Clemente, Stefano Gaddi, Emanuela Liberto, Lucia Macor, Anna Scirè e lo stesso Tullio Svettini. Ad accompagnare la recitazione sono stati i bravissimi musicisti Andrea Cicogna, Luciano Cicogna e Gilberto Leghissa.
Wunderbar tratta del lento e imprevisto processo di trasformazione delle località della costa adriatica da paesini di pescatori a stazioni turistiche balneari. Questo, infatti, non fu un evento immediatamente compreso e accettato da tutti gli abitanti che, orgogliosamente fieri del loro lavoro sulle barche da pesca, si opposero talvolta a questo inarrestabile cambiamento sociale, rifiutandosi inizialmente di diventare i servitori dei nuovi e ricchi villeggianti forestieri.
La vicenda viene ambientata interamente nella cucina di una modesta casa popolare, frequentata da pescatori, nei pressi del porto, che da ambiente di ritrovo familiare diventerà ben presto una piccola trattoria di pesce. Ma proprio da questa misera cucina, attraverso la preparazione di succulenti piatti locali a base di pesce e altre deliziose pietanze di contorno, di cui naturalmente non si tralascerà di fornire al pubblico in modo dettagliato le ricette tradizionali, scaturirà il rilancio economico delle classi meno abbienti, non più costrette a rischiare la vita nel pericoloso lavoro in mare.
Wunderbar (meraviglioso) era il commento spontaneo dei facoltosi turisti di origine tedesca, giunti in vacanza sulle spiagge, seduti ai tavoli di queste improvvisate trattorie, stupiti e affascinati dai gusti semplici ma saporiti e persistenti della cucina locale.
“La pietanza teatrale che alla fine viene presentata al pubblico in una veloce alternanza di canzoni popolari, ricette del territorio e brevi scenette culinarie, mi pare ben impiattata, piena di sensazioni piacevoli, molto gustosa e davvero allettante: va sottolineato che questo spettacolo ha inoltre l’impagabile vantaggio di offrire allo spettatore una serata gradevole che gli sazia lo spirito senza il minimo rischio di farlo ingrassare”, ha detto il regista e attore, rovignese di nascita, Tullio Svettini.
Gli spettatori hanno partecipato con caloroso trasporto alla serata, concedendo un lungo applauso agli attori e ai musicisti a fine spettacolo.
Presenti in sala il presidente della Famìa Ruvignisa, Gabriele Bosazzi, la prof.ssa Donatella Schürzel, presidente del Comitato di Roma e vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la consigliera della Famìa Ruvignisa Eufemia Giuliana Budicin, la presidente del Comitato esecutivo del sodalizio rovignese Gianfranca Šuran e il vicepresidente dello stesso sodalizio, Matteo Tromba.

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