L’arte e la magia… ogni male portano via

La mostra inaugurata giovedì sera presso la Comunità degli Italiani di Cittanova è stata un’opportunità per conoscere pure il corso di Dragana Sapanjoš

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L’arte e la magia… ogni male portano via

“Vogliamo, vogliamo una magia! Che i brutti, i cattivi, li porti tutti via!” è il titolo dell’esposizione inaugurata giovedì sera presso la Comunità degli Italiani di Cittanova, come sessione ultima del corso d’arte itinerante organizzato dalla CI di Crassiza e svoltosi in giro per i sodalizi dell’ex territorio del Buiese. “L’arte oggi” è il nome che ha accompagnato il corso d’arte per non professionisti, che l’artista internazionale, ma con residenza cittanovese, Dragana Sapanjoš, ha incanalato in maniera del tutto inusuale, rispetto ai corsi d’arte convenzionali.

Dragana Sapanjoš e Vladimir Torbica

Fuori dalla zona di comfort

”A me non interessa come disegnate, qui dovete imparare a pensare, a esprimere un concetto e a giustificarlo. Dovete individuare le debolezze del vostro operato e trasformarle in forza e opportunità”, è stato uno dei primi approcci della Sapanjoš con le partecipanti al corso dove si è studiato dei grandi maestri del contemporaneo, come Gino de Dominicis, Damian Hirst, Paola Pivi, Maurizio Cattelan, analizzato le loro opere e le loro scelte, discusso di lavori e di vita perché, come sottolineato agli incontri, l’arte è vita. Ma l’arte è anche mercato, e nell’arco della sessione di studio non sono certo mancate analisi di quello che il mercato dell’arte è e di quello che non è, cercando di fare chiarezza su quali sono le mansioni all’interno del sistema dell’arte. Visti, dunque, quali sono gli addetti ai lavori e quale ruolo svolgono all’interno di quest’industria basata sugli individui, la creatività, la possessione e il potere, non sono mancati neanche argomenti di svago, con i quali la Sapanjoš ha cercato di portare le sue studentesse fuori dalle loro zone di comfort, per renderle capaci di inquadrare in maniera completamente nuova un’immagine già vista in precedenza. E alla domanda usuale fatta alla Sapanjoš: “Ci può descrivere il corso che ha tenuto?” lei giustamente ha risposto con un’immagine (raffigurante un labirinto, il punto di partenza, come pure il goal, ovvero il punto d’arrivo o l’obiettivo da raggiungere, e la “strada” da percorrere), che crediamo illustri bene la sua idea.

Chiara Bonetti (Finestre diverse su vite lontane)

Le opere e le loro autrici

Quindi otto le artiste che con coinvolgimento e passione hanno partecipato al corso, Chiara Bonetti (Finestre diverse su vite lontane, mixed media), Chiara Rihter (Il suono della trasgressione, installazione), Giulia Dussich (Livido, video), Lana Lukić (Somma di corpi, matita su carta), Laura Zanetti Bajić (Catch me if you can, collage e mixed media), Roberta Rihter (Qui gatta ci cova?, mixed media), Slavica Oplanić (Emozioni, acrilico su tela) e Zvijezdana Davanzo (Bonjur, acrilico su tela). All’inaugurazione, accanto a un pubblico scelto, hanno presenziato pure Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione istriana per la CNI, Vladimir Torbica, assessore regionale alla Cultura, Anteo Milos, sindaco di Cittanova, Paola Legovich, presidente della CI di Cittanova, Glauco Bevilacqua, presidente della Giunta esecutiva della CI di Cittanova, Mate Mekiš, presidente della CI di Crassiza e altri rappresentanti delle associazioni locali.

Giulia Dussich (Livido)

Il corso, l’allestimento e l’inaugurazione che ha visto la sua conclusione con un brindisi nell’estivo del sodalizio cittanovese, sono stati organizzati con il contributo dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze della Repubblica di Croazia per il tramite dell’Unione Italiana.

Zvijezdana Davanzo (Bonjur)
Chiara Rihter (Il suono della trasgressione)
”Ci può descrivere il corso che ha tenuto?”

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