Buie. «Note d’estate», una serata dinamica per celebrare una bella tradizione

Si è svolta l’edizione 2023 dell’immancabile concerto della Banda d’ottoni della CI di Buie

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Buie. «Note d’estate», una serata dinamica per celebrare una bella tradizione
La Banda d’ottoni della CI di Buie in concerto. Foto: ERIKA BARNABA

I buiesi hanno avuto l’occasione di godere di una serata all’aperto all’insegna della buona musica con “Note d’estate”, l’oramai tradizionale concerto organizzato nei mesi estivi dalla Banda d’ottoni della Comunità degli Italiani di Buie. A quest’ultima, come ospiti, si sono aggiunti i musicisti della banda d’ottoni “Naša sloga” di Babici. Presso l’atrio dell’Università popolare aperta di Buie, ad accogliere il pubblico sono stati Tanja Šuflaj, direttrice dell’UPA, e Marino Dussich, membro della presidenza della CI di Buie nonché portabandiera della banda.

Portando i saluti della presidente del sodalizio, Lena Korenika, è stato proprio lui a raccontare come l’incontro estivo sia giunto alla sua decima edizione: “La manifestazione, che nelle prime edizioni portava il nome ‘Suoni d’estate’, è arrivata alla sua 10ª edizione e oggi abbiamo come ospite la banda di Babici, che vorrei tanto ringraziare in quanto, 35 anni fa, quando abbiamo rifondato la banda di Buie, sono stati proprio loro a prestarci gli strumenti per avviare quest’attività, con il compianto Maestro Pino Vok”, ha concluso Dussich, lasciando la parola alla Šuflaj. Presentando gli ospiti, la direttrice dell’UPA ha ricordato che l’incontro è nato nel 2013, in occasione del 25º anniversario dalla ricostituzione della banda musicale della CI.

Oltre un secolo di storia
Dopo una sfilata iniziale in marcia di entrambi i complessi, con un repertorio dinamico, a presentarsi inizialmente al pubblico è stata l’orchestra di fiati “Naša sloga”, attiva senza interruzioni dal 1913. Quindi, l’amore per la musica e per tutti i suoi valori si tramanda tra i suoi membri di generazione in generazione da ben 110 anni. L’orchestra, che conta oggi una trentina di membri attivi, è diretta da circa un lustro dal Maestro Petar Matošević, il quale, laureato in Pedagogia musicale a Pola e specializzato negli studi di direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, a sua volta tiene il corso di musica per una quindicina di giovani con lo scopo di portare avanti la tradizione musicale centennale. Da ricordare uno dei loro ultimi traguardi, quando all’ultima edizione del Festival nazionale delle bande musicali, organizzato ogni anno dal Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, si sono aggiudicati il riconoscimento d’oro, il premio della Società croata dei compositori per la miglior esecuzione di un’opera di un compositore croato e il terzo posto nella classifica generale. Un traguardo stupefacente in quanto questa era la loro prima partecipazione al Festival.

Spazio ai padroni di casa
Nella seconda parte del concerto ad attirare tutta l’attenzione del pubblico sono stati i padroni di casa, la Banda d’ottoni della CI di Buie, per l’occasione diretta dal secondo Maestro, Dionea Sirotić, laureata in Didattica della musica al conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro, insegna pure educazione musicale e dirige il coro della Scuola elementare italiana “Vincenzo e Diego De Castro” di Pirano con le sezioni di Santa Lucia e Sicciole. Sulle divise ufficiali dei membri della banda buiese è stampato l’anno 1841: secondo alcuni documenti d’archivio, si tratta dell’anno di fondazione della prima banda a Buie. Successivamente, a causa di diversi pensieri politici d’inizio ‘900, ne vennero formate due, quella dei “bianchi” e quella dei “neri”, che si spensero con l’arrivo della Seconda guerra mondiale fino al 1945, quando una sola ne riprese l’attività, con la fondazione dell’allora Circolo italiano di cultura. Anche questa, però, con l’esodo, subì la stessa sorte. Fu quindi il Maestro Vok negli anni ‘90, nell’ambito dell’allora SEI, a rimettere in piedi una banda giovanile, diventata “madre” di quella odierna, che oggi rappresenta uno dei pilastri del sodalizio. Giovedì sera i bandisti buiesi hanno proposto alcuni brani del loro vasto repertorio: “Rosamunda”, “Poker Rag”, “Mambo Number 5”, “Lions Sleep Tonight”, “Pretty Woman”, “Večeras je naša fešta”, “Smoke on the Water”, “I’m a Believer”, “Castle of Glass”, “Sofia” e “It’s My Life”. Un trionfo la finale, con l’esecuzione dei complessi uniti del brano “San Carlo” e dell’immancabile “Rivers of Babylon”, con tanto di balli e coinvolgimento del pubblico.

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