Buie, dove il dialetto è sempre un valore

La seduta solenne del Consiglio cittadino tenutasi giovedì sera sarà ricordata per la lettera del deputato CNI, on. Furio Radin, ma anche per il discorso del presidente della Regione Boris Miletić

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Buie, dove il dialetto è sempre un valore
I premiati con Franko Gergorić, Rozana Prelac e Fabrizio Vižintin. Foto: ERIKA BARNABA

È iniziata con l’intonazione degli inni, da parte del soprano Lora Pavletić, la seduta solenne del Consiglio cittadino della Città di Buie. Presenti numerose autorità locali, regionali e statali. A condurre la serata, nel pieno rispetto del bilinguismo, è stata la giovane Ivana Brčić. Prima di lasciare la parola al presidente del Consiglio cittadino, Franko Gergorić, come pure al sindaco, Fabrizio Vižintin, un particolare saluto è stato rivolto al presidente della Regione istriana, nonché inviato personale di Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, Boris Miletić, alla vicepresidente della Regione in quota CNI, Jessica Acquavita, alla viceconsole d’Italia a Buie, Giuseppina Rajko, ai parlamentari croati Katarina Nemet, Emil Daus e Sanja Radolović, al vicesindaco della Città di Buie, eletto tra le file CNI, Corrado Dussich, al presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, alla presidente del Consiglio regionale istriano, Sandra Ćakić Kuhar, alla soprintendente ai beni culturali per la Regione istriana, Lorella Limoncin Toth, all’assessore regionale alla Cultura, Vladimir Torbica, alla direttrice dell’Università popolare aperta di Buie, Tanja Šuflaj, al direttore dell’Ente turistico locale, Valter Bassanese, nonché ai numerosi sindaci e vicesindaci delle località istriane di tutti e tre gli Stati, ma anche ai rappresentati di istituzioni e associazioni locali.

Franko Gergorić ha messo inizialmente l’accento sulle istituzioni scolastiche, sottolineando che la Città di Buie è riuscita a soddisfare tutte le richieste inerenti alle iscrizioni alle scuole e agli asili nei quali continuamente si amplia il personale. Come confermato, un grande lavoro viene fatto pure nel controllo e nell’armonizzazione degli Statuti degli asili, che ora finalmente risiedono in una nuova sede. Un ringraziamento è stato rivolto alle direttrici e alle educatrici per tutto l’impegno profuso a favore dei cittadini più piccoli. Gergorić ha concluso ricordando che il Consiglio è ora esattamente a metà mandato e lodando il lavoro dei consiglieri cittadini svolto nello scorso periodo.
Il primo cittadino, Fabrizio Vižintin, ha sottolineato l’iniziativa di rivitalizzazione del centro storico anche attraverso un bando pubblico per l’acquisto degli edifici fatiscenti, un progetto che ridona vita alle antiche mura della città. In preparazione pure dei bandi agevolati legati ai terreni edificabili e alla costruzione, attraverso il progetto POS di edilizia abitativa sovvenzionata, di nuovi appartamenti. Essendo Buie una città di confine, non poteva mancare una nota inerente all’ingresso della Croazia nell’area Schengen, che ha segnato l’abolizione permanente delle frontiere all’interno delle regioni. “Nel dicembre scorso abbiamo inaugurato una caserma dei Vigili del fuoco che servirà come base per le attività del nostro Corpo volontario dei Vigili del fuoco. Il nostro obiettivo è creare le condizioni per garantire la presenza continua del CVVF di Umago durante la stagione estiva. In questo modo intendiamo assicurare una copertura di alta qualità per le aree di Buie, Portole e Grisignana, nonché la capacità di rispondere tempestivamente al pericolo”, ha rilevato Vižintin.
Sottolineata infine la realizzazione del volume sullo Statuto di Buie risalente al 1427, uno dei più antichi del territorio istriano, prezioso documento storico che, come rilevato, rappresenta il fondamento della comunità locale ed è stato di grande importanza per la regolamentazione dei rapporti sociali, delle attività economiche e degli ordinamenti giuridici della città. Nato da un lavoro congiunto tra la Città di Buie e la Regione istriana, è stato presentato ieri sera, sempre presso il teatro cittadino. Alla relazione è seguito un video sui progetti edili e sociali, relativi all’istruzione, allo sport e alla cultura.

«Chiedersi perché espandere»
A prendere la parola, pure il presidente regionale Miletić, che ha portato i saluti del presidente croato Zoran Milanović. Ha ricordato la firma dell’accordo legato all’accoglimento dei pazienti dell’Istria nord-occidentale presso l’Ospedale di Isola sottolineando, con severità e consigli, altri aspetti regionali: “Sono felice di ogni progresso che viene fatto nella nostra Istria e, quando parliamo di turismo, il 2022 è stato un anno record per l’Istria, essendo questa l’unica regione della Croazia ad aver superato i successi del 2019, ma d’altro canto penso che in termini di quantità abbiamo raggiunto un certo livello per cui ora dobbiamo focalizzarci sulla qualità. È giunto pure il momento per tutti noi di esaminare i nostri piani territoriali e le zone edificabili e chiederci: perché espandere le aree quando vediamo che la situazione demografica non è ideale? L’Istria è ancora una volta detentrice del record in Croazia per quanto riguarda il numero di immigrati, ma, in termini di demografia, non possiamo vantarci, in quanto, purtroppo, ci sono più decessi che nascite. Quindi, quando espandiamo le aree edificabili, dobbiamo pensare per chi lo stiamo facendo, se per i nostri cittadini o per gli altri. Allo stesso modo, l’Istria è conosciuta per essere multietnica e accogliente, ma penso che dobbiamo pensare un po’ di più alla nostra gente perché, andando per questa strada, diventeremo una minoranza”, ha rilevato Miletić, sottolineando che a livello regionale bisogna impegnarsi di più per preservare l’identità, la storia e la cultura del territorio.
Vižintin ha inoltre letto una lettera di Furio Radin, vicepresidente del Parlamento croato e deputato della CNI, impossibilitato a partecipare, nella quale, tra l’altro, ha scritto anche questo: “Un grande abbraccio ai connazionali del Buiese, dove il ‘sì’ suona ancora come deve suonare e dove il nostro dialetto istroveneto è rimasto ancora un valore. Sono felice che i nostri e vostri bambini frequentino un edificio scolastico decente e che gli ammalati rischino di meno nelle situazioni d’emergenza”.

I meritevoli
È seguito il conferimento dei riconoscimenti pubblici della Città di Buie da parte della presidente del Comitato per il conferimento dei premi e delle onorificenze, Rozana Prelac, del presidente del Consiglio cittadino e del sindaco. La medaglia della Città è stata conferita al connazionale Valter Turčinović per i suoi lunghi anni di lavoro nel settore della ristorazione, ma soprattutto per il suo contributo alla cultura con la pubblicazione di diversi volumi contenenti numerose storie e poesie in dialetto buiese. Una medaglia della Città pure a Milivoj Gospić, per aver dedicato la sua vita alla promozione dell’educazione, inizialmente come professore in diverse istituzioni e successivamente come preside dell’Istituto professionale di Buie, introducendo un nuovo approccio all’insegnamento. Conferite tre targhe cittadine: al ristorante “Konoba Morgan” di Brazzania, che, rappresentato per l’occasione da Ana Morgan, per più di due decenni ha portato la gastronomia istriana ad alti livelli; al “Caffè bar Herc” di Ivica Čeko, che, situato da trent’anni nel centro di Buie, è diventato punto d’incontro per tanti cittadini, come pure alla società “Argila fer” di Momiano, avviata da Franka e Đino Prelac nel 1993, che oggi riscontra grande successo. È stato conferito pure un ringraziamento della Città di Buie a Eveline Kozlevac Krivičić per la sua attività di parrucchiera che, dopo anni di lavoro in altri saloni, porta avanti in proprio da oltre vent’anni. A chiudere musicalmente la seduta è stata l’attrice Miriam Monica proponendo il brano “Casa mia”, con l’accompagnamento da parte del Coro di voci bianche della Comunità degli Italiani di Verteneglio, diretto da Dionea Sirotić, di Leonardo Klemenc alla tastiera e di Marsell Marinšek alla fisarmonica.

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