Assegnati più di 5 milioni per il porto di Salvore

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Assegnati più di 5 milioni per il porto di Salvore

SALVORE “Ora non dobbiamo che rimboccarci le maniche e avviare i lavori”. È questo il primo commento a caldo di Sergio Stojnić, direttore dell’Autorità portuale di Umago e Cittanova, dopo l’assegnazione da parte del Ministero dell’Agricoltura e della Pesca di 5,1 milioni di kune derivanti dal programma operativo “Porti pescherecci e mercati ittici”, allocati dall’Unione europea a favore del porto di Salvore. “Abbiamo già ben definito che cosa fare con questi fondi…”, ha aggiunto Stojnić.

Il ministro dell’Agricoltura e pesca Tomislav Tolušić, che è anche vicepresidente del governo Plenković – l’Esecutivo si era riunito ieri l’altro a Pola per discutere sul problema della cantieristica navale –, ha incontrato i pescatori a Umago, dove non è venuto a mani vuote.
Oltre ai fondi assegnati per il porto di Salvore, oltre 7 milioni sono stati previsti per la riqualificazione energetica della scuola elementare di Umago; altri 6,2 milioni per la discarica di materiale edile di Valdemat; un milione e mezzo per il mercato verde di Umago e altri mezzi ancora destinati alle infrastrutture nella zona industriale di Ungaria.
Per Salvore si tratta senza dubbio di un’ottima notizia, perché oggi è un importante nodo di confine che vive anche di pesca e dove lo spazio operativo non corrisponde più alle esigenze dell’economia ittica. D’altra parte bisogna considerare il fatto che proprio il porto di Salvore, a causa del contenziosi di confine con la Slovenia, oggi è con Umago una delle basi più frequentate dalla Guardia costiera e della Polizia marittima, le cui pattuglie quotidianamente scortano in mare le imbarcazioni da pesca.
“Alla nostra Autorità portuale, che di progetti ne ha già realizzati tanti e molti altri sono in cantiere, sono stati assegnati 5,1 milioni di kune, che serviranno concretamente per la demolizione della vecchia rampa d’imbarco e la costruzione di un vero molo, con uno spazio operativo per la manipolazione del pesce. Inoltre, saranno installati 24 colonnine con prese di corrente, 17 lampioni dell’illuminazione pubblica e un efficace sistema di videosorveglianza. Sarà costruita anche una piccola isola ecologica per lo smaltimento e la separazione dei rifiuti della pesca. Le nuove disposizioni dell’Unione europea a proposito di tutela dell’ambiente sono piuttosto rigorose e le barche non potranno più gettare i rifiuti in mare”.
Tra i progetti in cantiere a Umago figura anche quello del futuro marina del resort “Terra Istriana”, che potrà ospitare 200 imbarcazioni e che nella parte interna della Valle di Pozioi avrà anche un porto nuovo per la pesca, con un’area di servizio per i camion frigo, area che servirà per lo sbarco del pesce.
In precedenza c’erano stati anche altri investimenti importanti da parte dell’Autorità portuale. A Umago, infatti, è stato prima costruito con i fondi dell’Unione europea il molo dei pescatori, quindi sono state ristrutturate le banchine portuali e infine è stato dragato il canale d’accesso, consentendo così l’entrata in porto a imbarcazioni più grandi. Investimenti sono stati effettuati anche nel porto e nel mandracchio di Cittanova. Ora tocca a Salvore. Stando a Stojnić, tutto l’iter burocratico potrebbe venire sbrigato nei prossimi mesi, in modo da permettere l’avvio dei lavori all’inizio dell’anno prossimo.

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