Albona. Nuova vita per la torre mineraria

Fu costruita negli anni ’30 dello scorso secolo ed entrò in funzione nel 1940

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Albona. Nuova vita per la torre mineraria

“I lavori di restauro della torre mineraria in Piazzale devono per forza terminare entro la fine dell’anno”. Lo ha sottolineato il sindaco albonese Valter Glavičić (DDI) rispondendo alla recente seduta del Consiglio cittadino alla domanda della consigliera della maggioranza Alda Miletić (HSU), la quale ha voluto avere delle informazioni riguardo all’andamento e ai termini dei tanto attesi interventi, avviati, ufficialmente, alcuni giorni prima della riunione.
La torre, costruita negli anni ’30 dello scorso secolo ed entrata in funzione nel 1940, si sta restaurando nell’ambito del progetto “Mine tour”, un’iniziativa del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Slovenia – Croazia incentrata sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio minerario naturale e culturale ad Albona e nella città slovena di Litija: infatti, oltre alla ricostruzione della torre mineraria in Piazzale, il progetto vedrà pure il restauro del monumento naturale della miniera Sitarjevec. Il capofila è la Città di Albona, alla quale è stato approvato un importo di circa 2,5 milioni di kune dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, mentre circa mezzo milione di kune dovrebbe essere stanziato dalle casse cittadine. Il budget complessivo del progetto è di circa 1,14 milioni di euro, di cui l’85 per cento proviene dal fondo menzionato. Oltre al Comune di Litija, i partner sloveni nel progetto sono anche il Centro per lo sviluppo “Srca Slovenije” s.r.l., l’Ente sloveno per l’edilizia e l’Ente sloveno per il turismo, mentre i partner croati sono l’Ente per il turismo della Regione istriana e l’associazione non governativa albonese “Labin Art Express XXI”. Secondo il sindaco Glavičić, la ricostruzione è, tecnicamente, molto complessa ed esigente, per cui si svolgerà per fasi e comprenderà la sostituzione di una parte delle fondamenta della torre mineraria. Il tutto sarà eseguito conformemente a quanto approvato dagli addetti alla sovrintendenza per i beni culturali. Stando a Glavičić, i lavori non sono stati avviati per motivi di estetica, per rendere la struttura d’acciaio più bella, ma per salvarla da un ulteriore degrado e per prolungarle la vita. I lavori sono stati affidati alla ditta albonese “Derossi metali” e saranno eseguiti in accordo con il progetto principale redatto dalla ditta zagabrese “Studio Arhing”.

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