«Women in Finance»: spazio alle donne

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«Women in Finance»: spazio alle donne

Negli ultimi anni stiamo assistendo a una maggiore inclusione delle quote rosa anche nei settori storicamente a predominio maschile. Eppure c’è un ambito che ancora “resiste” all’ingresso femminile ed è quello della finanza. E, a dirla tutta, la crisi economica dell’ultimo decennio ha addirittura acuito questo squilibrio al punto che oggi, secondo alcune stime, in questo campo lavorerebbero meno donne rispetto a dieci anni fa. E a confermarlo sono i numeri che indicano come in Croazia, all’interno delle maggiori società del settore finanziario, le donne occupano a malapena il 10 per cento delle posizioni manageriali più alte, mentre ai vertici delle istituzioni finanziarie lo scenario è anche peggiore. Cifre impietose se confrontate con Svezia e Norvegia, che restano leader indiscussi sulla parità di genere con percentuali di donne che sfiorano il 40% nelle posizioni di leadership. E proprio per cercare di invertire questa tendenza poco edificante, il Parco scientifico tecnologico dell’Università di Fiume, Step-Ri, e l’Ufficio regionale di collocamento, in collaborazione con l’ambasciata statunitense a Zagabria, hanno deciso di avviare un progetto di abilitazione finanziaria interamente riservato alle donne, Women in Finance.
“Vogliamo partire dalle basi – spiega la vicedirettrice di Step-Ri, Jana Blažević Marčelja – per mettere a disposizione delle aspiranti imprenditrici gli strumenti, le competenze e le conoscenze necessarie per intraprendere un’attività in proprio”.
Il progetto, che consiste in una serie di workshop, prenderà il via a maggio e andrà avanti fino a novembre. Ogni mese questi verranno organizzati in una località diversa e sono nell’ordine Veglia, Delnice, Vrbovsko, Pinguente e Novi Vinodolski, mentre a dicembre a Fiume verranno presentati alcuni modelli di successo di business femminile dagli Stati Uniti.
“Il fine ultimo è quello di insegnare come redigere un business plan, come leggere un rendiconto finanziario, come accedere ai fondi d’investimento. Ma non per creare dei manager di successo, piuttosto per abbattere gli stereotipi che vedono la finanza come un settore prettamente maschile”.
Da qualche anno a questa parte anche l’Ufficio di collocamento si sta muovendo per aiutare le donne a investire nella propria carriera con misure specifiche, come ha poi aggiunto il collaboratore dell’ente Željko Marković.
“Una di queste – sottolinea – riguarda un finanziamento di 55mila kune destinato a chi presenta un business plan valido. La sovvenzione serve a sostenere l’attività per 12 mesi anche se non tutti riescono poi a portarla avanti. Ecco perché con Women in Finance siamo convinti di riuscire ad elevare il numero di chi si vuole mettere in proprio e a superare il primo anno d’attività, che rappresenta sempre il momento più delicato”.
I benefici di una maggiore presenza e inclusione del gentil sesso nel mondo della finanza e dell’imprenditoria sarebbero molteplici dato che è stato già dimostrato che le donne hanno un approccio più misurato e meno incline ai rischi rispetto agli uomini, sono più efficienti, raggiungono risultati migliori e sono più fredde e razionali nel prendere le decisioni.

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