Visite mediche preventive. La Regione litoraneo-montana entra nel vivo

Dopo quelle di Osijek e della Baranja, di Sisak e della Moslavina, del Međimurje e di Spalato e della Dalmazia, anche l’area litoraneo-montana applicherà a giorni il nuovo servizio

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Visite mediche preventive. La Regione litoraneo-montana entra nel vivo
Ružić, Tripar, Grgurević Dujmić, Beroš, Komadina, Benjak e Bressan. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Oltre il settanta per cento delle persone che hanno aderito al programma delle visite mediche preventive è stato inviato a ulteriori approfonditi controlli in quanto le analisi effettuate non erano in regola con i parametri medici. Un dato di fatto preoccupante, a dimostrazione che il progetto deve venire implementato a livello nazionale”, ha esordito ieri il ministro della Sanità, Vili Beroš, durante un incontro in cui è stato presentato il progetto pilota relativo al settore, che sta per venire avviato nella Regione litoraneo-montana. “La vostra Regione è la quinta dopo quelle di Osijek e della Baranja, di Sisak e della Moslavina, del Međimurje, di Spalato e della Dalmazia, che darà modo ai propri cittadini di accedere a questo nuovo servizio. Il progetto pilota ora è attivo in tutte le aree geografiche del nostro Paese”, ha detto ancora il ministro.

All’incontro hanno partecipato tutti i diretti interessati, ovvero i rappresentanti delle istituzioni che saranno coinvolte direttamente o indirettamente nel progetto, rispettivamente il presidente della Regione, Zlatko Komadina, la direttrice della Casa regionale della salute, Emina Grgurević Dujmić, il coordinatore del Comitato lavorativo dell’Istituto nazionale di salute pubblica, Tomislav Benjak, il direttore dell’Istituto regionale di salute pubblica, Željko Linšak, il direttore del Centro clinico-ospedaliero di Fiume, Alen Ružić e i medici di famiglia Lea Tripar e il connazionale Leonardo Bressan (presidente del Coordinamento dei medici di famiglia a livello regionale), i quali hanno aderito al progetto pilota.
“La Regione litoraneo montana – ha proseguito il ministro Beroš – è da sempre un apripista per quanto concerne i programmi di prevenzione sanitaria. È nel 2004 che è stato varato il programma di controllo per prevenire il tumore della mammella, progetto che è stato il primo nell’ambito di una vasta area del centro Europa. Solo anni dopo, è divenuto un piano a livello nazionale. Innumerevoli altri progetti di prevenzione vengono svolti con successo nella vostra Regione, come ad esempio quello contro il tumore del colon-retto, i melanomi e la salute orale. È, pertanto, terreno fertile anche per applicare il progetto pilota riguardante le visite mediche preventive, che così aiuterà a sgravare i settori secondaro e terziario del sistema sanitario. La prevenzione è importante per avere un sistema sano, funzionante e accessibile a tutti i cittadini. Per questi motivi la riforma sanitaria in atto comporterà in primo luogo la diminuzione del lavoro burocratico dei medici di famiglia e una più stretta collaborazione tra i tre settori sanitari. Un ottimo lavoro è stato eseguito dal CCO di Fiume, che con un efficace coordinamento dei lavori ha fatto sì che i pazienti con patologie sospette abbiano accesso alla prima visita specialistica entro soli tre giorni. È questo uno degli obiettivi della riforma sanitari: offrire servizi di qualità a tutti i cittadini”.
Il presidente Komadina ha dichiarato che le porte della Regione sono sempre aperte ai vari programmi sanitari. “La salute dei nostri cittadini è molto importante ed è un bene che il Ministero renda viva la collaborazione tra le varie istituzioni che potranno così operare con maggiore efficienza”.
Il progetto pilota verrà portato avanti dai medici di famiglia della Casa regionale della salute. “Su 82 ambulatori – ha specificato la direttrice Grgurević Dujmić –, 78 hanno aderito al programma e 29 medici hanno già proposto i termini delle visite. Dunque, noi siamo già pronti e attrezzati per portare avanti il tutto”. I dati tecnici sono stati illustrati da Tomislav Benjak. “Il progetto pilota nella Regione litoraneo-montana inizierà la prossima settimana è si protrarrà fino alla fine di ottobre. Verranno invitate le persone over 40 in quanto si è visto che sono proprio gli ultraquarantenni a sviluppare i primi sintomi, spesso nascosti, di varie malattie, croniche o maligne, e che non hanno eseguito una visita medica negli ultimi due anni. Ciascuna persona riceverà un invito nel quale sarà segnato il numero di telefono e l’indirizzo di posta elettronica al quale inviare la richiesta. Di seguito verrà contatta per fissare la data della visita”.
Una visita al paziente “zero” è stata già eseguita dalla dottoressa Lea Tripar. “Sono del parere che questi controlli possano portare a una soluzione ottimale per quanto riguarda lo stato di salute dei pazienti, siano essi sani o nei quali è stata riscontrata qualche anomalia, poiché in questi casi le cure risultano molto più efficaci”.
La cronica carenza di medici di famiglia, a detta di Leonardo Bressan, non interferirà con il lavoro quotidiano e con i controlli sistematici.
“Stiamo lavorando per superare l’inefficienza degli ultimi dieci anni, in cui non è stato fatto nulla per invogliare i medici laureati a specializzarsi nella medicina di base. Grazie ai Fondi europei siamo in grado di offrire 900 specializzazioni che copriranno le esigenze a livello nazionale. Inoltre, il Ministero ha eguagliato gli stipendi dei medici in tutti e tre i settori” ha specificato Vili Beroš invitando tutti i cittadini ad aderire all’iniziativa. “Non basta sentirsi sani. Tutti dobbiamo essere sani e questo è un motivo per cui è consigliabile eseguire controlli periodici per mantenersi in salute”.

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