L’Ospedale di Fiume si rifà il look

0
L’Ospedale di Fiume si rifà il look

Prove di restyling per il Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Nella giornata di ieri è stato infatti fatto il punto sull’andamento dei lavori di riqualificazione dei reparti ospedalieri del polo di via Krešimir. L’intervento ha preso il via a inizio anno e vi sono stati coinvolti 12 reparti, con un costo complessivo che ammonta a 49,8 milioni di kune, stanziati interamente dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale nell’ambito del programma “Concorrenzialità e coesione 2014-2020”. Delle 12 sezioni, cinque sono state già ultimate e stanno per accogliere i primi pazienti. Si tratta nell’ordine dei reparti di Gastroenterologia, Ginecologia, Neurologia, Pediatria e Medicina fisica e riabilitativa, mentre i restanti sette verranno terminati entro luglio 2019.

Salto di qualità
“Si tratta di un progetto complesso che arricchisce e qualifica la nostra offerta sanitaria facendole compiere un deciso salto di qualità sotto il profilo dell’assistenza, del comfort e dell’umanizzazione ospedaliera – ha sottolineato il direttore del CCO Davor Štimac ­mentre illustrava alla stampa i punti cardine del progetto
–.
È un altro passo avanti nel rafforzamento del sistema sanitario cittadino: stiamo investendo tanto per ammodernare e ristrutturare i vari reparti, arricchendo la rete ospedaliera, acquistando nuove apparecchiature diagnostiche e adeguando le strutture alle più severe norme di sicurezza, il tutto per offrire ai cittadini strutture e servizi all’altezza”.
Moderno e tecnologicamente avanzato, ecosostenibile, flessibile, integrato con il territorio ma, soprattutto, incentrato sulla persona: queste le caratteristiche del “nuovo” polo.
Al passo con l’Europa
“La struttura – ha aggiunto – permetterà di adeguare i servizi ai bisogni in continua evoluzione per garantire risposte efficaci e appropriate in ambienti con standard di assistenza e cura sempre più elevati, nonché maggiori garanzie per la salute e la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. Ricreeremo un ambiente molto più accogliente, al passo con i tempi, vero simbolo di una sanità trasparente, aperta e rivolta al futuro”.
Uno dei principali obiettivi dell’adeguamento è anche quello di ridurre la cosiddetta ospedalizzazione giornaliera.
“Ciò ci consentirà di trattare in maniera più rapida ed efficace i pazienti, ridurre la loro permanenza in ospedale e un risparmio del 10-20 per cento in costi sanitari. Mediamente un paziente trascorre sei giorni in ospedale: in questo senso siamo sopra la media del Paese, ma un gradino sotto quella europea che corrisponde a cinque giorni di degenza, e il nostro obiettivo è allinearci con quest’ultima”.
Un punto di partenza
Il sistema sanitario cittadino sta dunque cambiando volto. Un mese fa è stato inaugurato il nuovo Pronto soccorso presso il CCO di Sušak e in contemporanea il governo croato ha concesso un credito di 680 milioni di kune per la seconda fase dei lavori di costruzione del nuovo ospedale, sempre a Sušak.
“In ambito sanitario, Fiume è un esempio e questo dev’essere un punto di partenza e non d’arrivo – ha infine sottolineato il responsabile del reparto di Chirurgia digestiva, dottor Marko Zelić –. Stiamo costruendo un modo innovativo di intendere i servizi sanitari e bisogna sempre tenere presente che la spesa per la salute è un investimento fondamentale. Il deficit strutturale si sta via via colmando, anche se tuttavia permangono criticità come la mancanza di personale sanitario, un problema sul quale dobbiamo trovare, e anche in fretta, le dovute soluzioni”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display