Un evento storico. È stata definita così l’inaugurazione ufficiale della nuova seggiovia sul Platak, ovvero il secondo impianto, Radeševo ​​2, in funzione da giovedì scorso. “Appena ricevuta tutta la documentazione necessaria, abbiamo voluto subito mettere in funzione la seggiovia, senza alcun ‘taglio del nastro’ o altre cerimonie. La giornata era stupenda, c’era la neve e quindi si poteva sciare. Qual miglior momento per dare il via a questa giornata storica”, ci ha spiegato Alen Udović, responsabile del Centro sportivo montano di Delnice (GSC), che gestisce tutti gli impianti in loco. Il primo giorno ci sono state parecchie persone che hanno potuto usufruire dell’impianto, anche se la notizia è stata data solo nel corso della giornata sul sito ufficiale del Platak e sui social media. “Oggi (ieri per chi legge, nda) avremo probabilmente dei dati concreti di quante siano state le persone che hanno raggiunto il Centro per scoprire le novità. L’inaugurazione purtroppo è avvenuta con un po’ di ritardo per motivi di carattere burocratico relativi appunto alla necessaria documentazione. Se fosse stato possibile, la seggiovia sarebbe entrata in funzione prima, ma non è dipeso da noi. Sono molto fiero del fatto che proprio durante il mio mandato ci sono stati degli investimenti così importanti sul Platak, a partire dal sistema di innevamento alla nuova seggiovia, la prima di questo tipo in Croazia, dopo ben 40 anni che abbiamo fruito di un solo impianto. Purtroppo però le condizioni meteorologiche non ci sono clementi: abbiamo avuto prima un lungo periodo di pioggia, poi ci siamo rallegrati quando ha nevicato, adesso invece dobbiamo ‘combattere’ con le alte temperature e quindi non possiamo usare nemmeno i cannoni sparaneve che possono essere operativi solo se le temperature scendono come minimo a -3°C. Per il momento, però, siamo soddisfatti. Vedo che le persone sono contente e c’è un’atmosfera positiva, il che è la cosa più importante”, ha concluso Alen Udović.

La nuova seggiovia, ricorderemo, ha una lunghezza complessiva di 880 metri con un’altitudine massima di 250 metri. Ha 9 pilastri, 114 posti a sedere e su 20 seggiole sarà possibile portare anche le bici. Sarà operativa tutto l’anno e quindi gli interessati potranno salire sulla vetta, scendere dall’altra parte passeggiando oppure usando nuovamente la seggiovia. Infatti, finora questo era impossibile perché una volta arrivati al capolinea, non c’era tanto spazio per potere scendere a valle con la seggiovia. Ora il punto d’arrivo è molto più ampio e quindi si potrà farlo senza problemi. La vecchia seggiovia poteva, inoltre, trasportare circa 800 sciatori all’ora, questa nuova ben 2.400, motivo per il quale le lunghe code che si formavano non dovrebbero più esserci.

Vista mozzafiato
Per capire e toccare con… mano il funzionamento della nuova seggiovia, abbiamo raggiunto il Platak, dove ieri la temperatura era mediamente sugli 8C° con tanto sole. Una giornata quasi primaverile, che ha attirato tantissimi sciatori e non solo. Quali sono le prime impressioni riguardo alla nuova seggiovia? Lo abbiamo chiesto ad alcuni appassionati delle attività invernali che abbiamo incontrato in loco. “Ho avuto modo di salire sulla vetta già giovedì, non appena ho scoperto che era stata inaugurata – ci ha detto Dražen –. Devo ammettere che è molto bella e che può fare concorrenza ad altri centri sciistici europei. Ora finalmente possiamo vantarci di avere una seggiovia moderna. Vengo spesso sul Platak e sono veramente soddisfatto. Rispetto a quello vecchia è uno ‘space shuttle’”. Dello stesso parere anche il suo omonimo. “A dire il vero non frequentavo spesso il Platak però credo che da ora in poi diventerò un habitué. La seggiovia è molto comoda, più veloce di quella vecchia e posso confermare che ora si percepisce quasi un’atmosfera come quella nei centri italiani. Ho sentito che ci sarà anche la possibilità di salire portando le bici e quindi sicuramente usufruiremo d’estate anche di questa possibilità “, ha affermato Dražen. Più che soddisfatto anche suo fratello Ljubo il quale ha paragonato la seggiovia a quelle dei centri europei più gettonati. “Per il momento la pista come tale lascia a desiderare a causa delle alte temperature che hanno sciolto un po’ la neve, ma nulla da ridire riguardo al nuovo impianto. E poi dalla vetta si vedono il mare e tutte le isole. Non esiste al mondo una vista simile!”.

Sugli sci dopo 9 anni
Sanja era fino a qualche anno fa un’ospite fissa. “Poi ho avuto una frattura e quindi c’è stato un lungo periodo di pausa. Ora, dopo 9 anni posso finalmente tornare a sciare. Non ho ancora avuto modo di salire con il nuovo impianto, ma penso che d’ora in poi torneremo spesso. Speriamo che ci sia un po’ più di neve. D’estate verremo sicuramente, sia con le bici che per passeggiare, visto che si potrà salire e poi scendere a piedi. L’unica critica riguarda il fatto che non si può acquistare il biglietto per fare un solo giro, ma soltanto quello per mezza giornata come minimo”, ha commentato Sanja.
Davorin frequentava in passato le piste francesi, ma da quando è in pensione raggiunge spesso il Platak. “Non ho più la forza di viaggiare tanto. Da Abbazia ci vuole un attimo fino a qua. Mi fermo per due o tre ore a sciare. Sono molto soddisfatto di questa novità, peccato faccia così caldo. Tanti anni fa c’era tantissima neve, ma non avevamo la seggiovia. Ora ne abbiamo due e la neve si fa desiderare”, ha concluso.