FIume. Piattaforma Možemo!: «Lürssen pigliatutto»

I membri del Consiglio cittadino e dell'Assemblea regionale preoccupati per l'espansione del gruppo tedesco

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FIume. Piattaforma Možemo!: «Lürssen pigliatutto»
Iva Davorija, Nebojša Zelič e Morena Lekan. Foto: RONI BRMALJ

“Non se ne parla o se ne parla poco. Lo avevamo detto già due anni fa – ha detto ieri Nebojša Zelič, consigliere cittadino –, sostenendo che c’era qualcosa di discutibile nel concorso per la concessione relativa al marina in Porto Baross che include, senza una gara successiva, l’ampliamento della concessione all’intera riva passeggeri. Lo avevamo detto già allora che ciò è in collisione con la Legge sulle concessioni. Siamo del parere che l’obiettivo della Lürssen, cioè dell’ACI Gitone vada ben oltre il marina”. La piattaforma Možemo! ha espresso preoccupazione per il fatto che la tedesca Lürssen stia acquistando ditte e immobili a Fiume e nel circondario, con particolare riferimento all’abbaziana LRH, alla Forum Ugostiteljstvo, alla Becanda Lido e ad altre ditte minori che, come ha sottolineato Zelič, si occupano di immobili: “Per farci capire meglio, sono stati rilevati in riva passeggeri i locali Bunker, Karolina e dalla parte opposta il Terminal, ma anche tante case, ville e alberghi ad Abbazia. Se ci fermiamo a Fiume, vediamo che una delle sue risorse più preziose come le rive, in pieno centro, è destinata a un unico proprietario. Una corporazione, in altre parole, diventa proprietaria dell’intera fascia costiera in centro. Una delle conseguenze della centrificazione in corso è l’inaccessibilità degli immobili, sia per l’acquisto che per l’affitto”, ha detto Zelič. Si teme che il processo di cambiamento socioculturale possa privare i residenti della possibilità di accedere ai nuovi contenuti.
Morena Lekan, consigliere regionale, ha ampliato il discorso: “La Gitone Kvarner è titolare di 15 aziende in attività, ma in effetti ne vengono controllate oltre settanta. La Lürssen è il denominatore comune. Tutte le imprese svolgono più o meno le stesse attività, in prevalenza ristorazione e immobili. Non c’è nulla di illegale, per intenderci, ma c’è da chiedersi perché ci siano tante ditte ubicate in uno stesso posto, con gli stessi dirigenti a svolgere le stesse attività. Nel diritto nazionale e internazionale sono elementi che possono indicare il rischio di varie tipologie di attività illecite, dalla mancanza di trasparenza al riciclaggio di denaro fino al finanziamento del terrorismo”. È stato precisato che “Možemo!” non ritiene che il gruppo tedesco svolga attività di questa natura, come spiegato da Iva Davorija, membro del Consiglio cittadino di Fiume.

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