Ci sono pochi luoghi più meritevoli, più indicati per ospitare una rassegna di questo tipo. Lo aveva sottolineato, tra l’altro, Simon Ogrizek, presidente della “Florint”, la federazione europea di organizzazioni di fioristi e floricultori che mira a promuovere la professione di fiorista e ad aiutare le imprese del settore a migliorare le loro capacità e conoscenze. Organizza eventi, offre formazione e fornisce supporto alle imprese del settore florovivaistico in tutta Europa. Era intervenuto pochi giorni fa all’inaugurazione della seconda edizione di “Floral week”, manifestazione organizzata ad Abbazia nell’area del Padiglione artistico “Juraj Šporer”, all’interno e all’esterno. La rassegna ha attirato un pubblico numeroso con colori e profumi, proponendo spettacoli inimmaginabili in cui i protagonisti sono i fiori e la capacità dei professionisti di presentarli. L’organizzatrice dell’evento che, senza dubbio, avrà un seguito anche negli anni a venire, è Christina Cianci Žerić del LAB 9 di Volosca che della sua professione parla con grande entusiasmo: “Presentiamo a tutti quelli che svolgono questa professione il fascino espresso dai fiori che hanno la capacità di rendere la nostra vita più bella”. In un ambiente suggestivo, a due passi dal mare, si sono potuti ammirare degli autentici capolavori. Le installazioni e i lavori sono stati realizzati dai maestri del design floreale di fama mondiale come Tamas Mezoffy giunto dall’Ungheria e dagli italiani Vincenzo Antonuccio, Marilena Calbini, Giuseppe Contartese e Francesco Naina. Abbazia, la cui vocazione turistica non nasce dal turismo balneare, vuole essere una destinazione durante tutto l’anno. Questo è il motivo per il quale la Città ha promosso un’iniziativa, quella di dare a ogni mese dell’anno un tema. Aprile è diventato così il mese dei fiori e la rassegna dei giorni scorsi allo “Šporer” si inserisce nel contesto.