La storia di Oyoo, un fatto vero

La SEI «San Nicolò» ha ospitato ieri la presentazione del libro scritto a quattro mani da Bojana e Marija Meandžija. Quest’ultima lo ha illustrato agli alunni delle classi inferiori

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La storia di Oyoo, un fatto vero
Marija Meandžija presenta il suo volume agli alunni delle classi inferiori della SEI “San Nicolò”. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Ogni atto di bontà, per quanto piccolo, è importante e contribuisce a rendere il mondo un po’ più bello. Questo, in poche parole, il messaggio della prima presentazione a Fiume dell’albo illustrato “Oyoo, rođen na cesti” (Oyoo, nato in strada), scritto dalle sorelle Bojana e Marija Meandžija e presentato ieri da Marija presso la Scuola elementare italiana “San Nicolò” agli alunni delle classi inferiori.

A fare gli onori di casa è stata la direttrice della SEI, Iva Bradaschia Kožul, la quale ha ricordato che circa sei anni fa la scuola ha già avuto modo di ospitare Bojana Meandžija. “Quell’incontro ha lasciato una forte impronta sulla nostra scuola, ma anche sulla nostra ospite”, ha rilevato la direttrice, la quale si è detta certa che l’appuntamento che stava per iniziare sarebbe stato altrettanto interessante.

Un racconto reale
Marija Meandžija ha esordito spiegando che la storia raccontata nell’albo illustrato è un fatto realmente accaduto a lei e alla sua famiglia. Ma chi è Oyoo? Il protagonista del libro è una rondine, nata in uno dei nidi costruiti nei punti protetti di un condominio a Karlovac, dove Marija viveva con la sua famiglia. Un giorno d’estate, quando nei nidi si trovavano già i rondinini appena usciti dal guscio, una vicina aveva deciso di distruggere le loro “abitazioni” con un lungo bastone, facendo cadere a terra i poveri uccellini indifesi e ancora incapaci di volare. Marija, appena uscita di casa per andare a fare il bagno in uno dei fiumi di Karlovac, notò lo scempio e sgridò la vicina, dopodiché andò a verificare se qualche uccellino fosse sopravvissuto. Ne trovò soltanto uno, che portò a casa e lo chiamò Oyoo, che è un nome africano e vuole dire “nato in strada”. Anche se la probabilità di salvare una rondine era uno su mille, stando alle statistiche, Marija e la sua famiglia fecero di tutto per aiutare l’uccellino e ci riuscirono. Dopo un mese, la rondine si riprese, imparò a volare grazie alla sua salvatrice e ai suoi cari e un giorno spiccò il volo.

Grande partecipazione dei bambini
Il frutto di questo toccante atto di bontà è l’albo illustrato, in cui la medesima storia viene raccontata dalla prospettiva di Oyoo. Marija Meandžija ha trasmesso la storia del rondinino in maniera suggestiva e commovente. Al racconto hanno fatto seguito una sequenza di immagini e un video che documentavano i progressi del rondinino nella sua riconquista della libertà. L’autrice ha mantenuto con successo l’attenzione dei bambini, che hanno partecipato con grande interesse all’incontro. Gli alunni alzavano le mani curiosi di conoscere qualche altro particolare della storia e alla fine dell’incontro, visto che i bambini avevano ancora tante domande da fare, l’autrice ha invitato tutti a metterle su carta e a consegnarle alle maestre, le quali gliele spediranno e alle quali risponderà con piacere. Marija Meandžija ha infine ribadito il valore dell’amore, che è capace di fare miracoli, per cui ha invitato i bambini ad aiutare sempre e a donare amore, sia alle persone che agli animali.

Impressioni meravigliose
Come spiegatoci in seguito dall’autrice, il libro è stato pubblicato nel 2020, durante la pandemia, per cui non è potuto essere subito presentato al pubblico, per cui l’albo illustrato avrà una promozione ufficiale a Karlovac il 20 marzo. La storia di Oyoo è stata già presentata negli asili della succitata città. “Questa è la terza presentazione dell’albo in una scuola, ma mai dinanzi a così tanti bambini e per la prima volta fuori da Karlovac – ci ha detto –. Le impressioni sono meravigliose. Essendo educatrice di professione, essere a contatto con i bambini è per me naturale, per cui mi sono sentita molto a mio agio. Come è nato l’albo illustrato? Per molto tempo raccontavo la storia del rondinino ai bimbi dell’asilo, ma senza un libro non potevo spiegarla in maniera più immediata. In seguito decisi di mettere su carta tutto ciò che raccontavo ai bambini e qui entrò in gioco mia sorella Bojana, che controllò il testo e il quale venne successivamente pubblicato. Una volta passata la pandemia, è iniziato il giro negli asili. È interessante il fatto che sia i bimbi d’asilo che gli scolari, colgono immediatamente il messaggio del racconto e ciò mi rende molto felice”, ha dichiarato l’autrice, la quale ha espresso il desiderio di presentare l’albo anche in altre città della Croazia.

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