In cerca di una sede per l’Assemblea regionale

Scartata la sala della Transadria a Fiume, l’albergo Royal di Abbazia sembra essere l’unica soluzione

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In cerca di una sede per l’Assemblea regionale
Il consigliere Srđan Srdoč. Foto: RONI BRMALJ

Vari i temi trattati durante il “question time”. Srđan Srdoč ha voluto sapere per quale motivo la Regione non ha un proprio spazio dove tenere le Assemblee ovvero tutti gli incontri di lavoro. “Se ricordo bene esisteva un progetto per mettere a nuovo un edificio in zona Gomila e quindi chiedo se sarebbe possibile sapere di che cosa si tratti. Venire fino ad Abbazia ogni volta diventa per molti consiglieri un problema”, ha detto. Zlatko Komadina ha risposto che la Regione si merita sicuramente uno spazio proprio. “La sala nell’edificio della Transadria non è il massimo, il Centro sportivo a Zamet costa 4 volte più della sala dell’hotel Royal dove si svolge adesso l’Assemblea, mentre la proposta di trasferirla nell’hotel Neboder non è stata accolta dal presidente della stessa. Per quanto riguarda l’edificio vicino alla sede della Regione (Slogin kula), purtroppo il costo dei lavori a suo tempo superava i 100 milioni di kune. Oggi probabilmente i costi sono raddoppiati. Si potrebbe vendere qualche immobile di nostra proprietà, però non credo che i cittadini sarebbero contenti di come vengono spesi i loro soldi. Nella nuova sede della Casa della salute a Rujevica è previsto un piano per il lavoro della Regione”, ha detto Komadina.

Vjekoslav Rubeša ha invece voluto sapere per quale motivo la licenza di ubicazione per la costruzione dell’impianto fotovoltaico a Unie, nell’ambito del progetto “isola autosostenibile”, è stata cambiata più volte e dov’è tutta la documentazione, nonché ha chiesto delucidazioni sul fatto che è stato cambiato il team progettuale. Ljudevit Krpan, capodipartimento per lo sviluppo regionale, l’infrastruttura e la gestione dei progetti, ha spiegato che nel team sono entrati nuovi membri per sostituirne uno andato in pensione, nonché per il fatto che la Jadrolinija ha promesso un nuovo traghetto verso l’isola, motivo per il quale c’è un loro membro nel team. “Per quanto riguarda la licenza di ubicazione, sono cambiamenti normali nei progetti. Comunque la HEP ha intenzione di costruire l’impianto e questo verrà sicuramente realizzato. Il problema maggiore riguarda il fatto che sull’isola non ci sono bambini. Noi abbiamo proposto di fare le lezioni da remoto per gli alunni che ci sono, però dobbiamo prima di tutto pensare al collegamento con l’isola”, ha detto Krpan. Non contento della risposta, Rubeša ha richiesto una spiegazione in forma scritta. Leo Pavela ha chiesto spiegazioni sul fatto che nell’aeroporto di Veglia non c’è più l’ufficio dell’Ente per il turismo di Veglia. “L’Ente operava assieme a quello del Quarnero e del Gorski kotar. Per quale motivo il direttore dell’aeroporto ha deciso di sfrattarli non lo so. Probabilmente avrà più utile nell’offrire lo spazio a qualche rent-a-car che porterà profitto. Noi siamo a favore della promozione congiunta, però dovremo chiedere al direttore il motivo della sua decisione”, ha detto Komadina.
Boris Popović ha invece voluto commentare il fatto che il concorso per i nuovi capodipartimento è stato bandito prima del 1° maggio, con una durata di soli 8 giorni, dei quali 3 erano non lavorativi. “Il bando avrebbe dovuto essere attivo per almeno 15-30 giorni e pubblicato sul quotidiano più letto in Regione, ovvero il Novi list. per essere accessibile a tutti. In questo modo ci viene il dubbio sulla validità del concorso”, ha detto. Komadina ha spiegato che è stato fatto tutto in base alla legge; il concorso è stato pubblicato sul gazzettino Narodne novine e sul sito della Regione.
Del problema dei medici di famiglia nell’area del Vinodol ha parlato Boris Miklić, chiedendo quale sarà il futuro degli ambulatori quando i medici andranno in pensione. La capodipartimento provvisoria per la salute e la previdenza sociale, Silvia Hunjadi Korošec, ha dichiarato che la disponibilità dei medici non sarà compromessa. “Alcuni ambulatori hanno adesso circa 1.200 pazienti, il che è molto al di sotto dello standard previsto. Noi dobbiamo assicurare la disponibilità a tutti tenendo conto anche del numero dei pazienti. Abbiamo in corso delle specializzazioni che dovrebbero terminare nel corso dei prossimi 7 anni. Nessuno resterà senza un medico”, ha detto Hunjadi Korošec.
Davor Štimac ha chiesto se e come verrà risolto il problema dell’ospedale psichiatrico di Lopača, dove mancano medici, motivo per cui lo stesso potrebbe trovarsi in grossi problemi. “Assieme alla Città abbiamo discusso del fatto che si dovrebbero trovare ulteriori spazi per le persone anziane che soffrono di demenza. In questo modo l’ospedale funzionerebbe in parte anche come servizio sociale e potrebbe entrare nella rete del sistema di tutela e previdenza sociale. Così sarebbe possibile chiedere ulteriori mezzi per avere dei posti in collaborazione con la Casa di riposo di Costabella”, ha spiegato Dragica Marač, capodipartimento per la politica sociale e i giovani.

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