SEI «Dolac». «Il Piccolo principe» in versione multilingue

Alla SEI celebrata la Giornata mondiale della lettura ad alta voce. Un gruppo di alunni ha dedicato due ore alla celebre opera di Antoine de Saint-Exupéry

0
SEI «Dolac». «Il Piccolo principe» in versione multilingue
“Il Piccolo principe” tradotto dal francese in varie lingue e dialetti. Foto: GORAN ZIKOVIC

La Giornata mondiale della lettura ad alta voce (World Read Aloud Day) è una ricorrenza che si festeggia ogni anno il primo mercoledì di febbraio, con l’obiettivo di promuovere l’importanza di questo tipo di lettura e generare senso di comunità, diffondere nuove storie e difendere il diritto umano fondamentale all’alfabetizzazione e all’istruzione. La Giornata mondiale della lettura ad alta voce è stata istituita nel 2010 dall’Organizzazione Non Profit LitWorld, impegnata nella difesa del diritto all’istruzione, che promuove attraverso iniziative e programmi dedicati ai bambini. La missione di LitWorld è, infatti, assicurare a tutti i bambini l’accesso a spazi in cui siano “liberi di esplorare la propria identità, scoprire i propri punti di forza ed esprimere i propri sogni”, con programmi che ne incoraggiano l’espressione di sé, la comunità e la fiducia in sé stessi, utilizzando l’alfabetizzazione come strumento e percorso per l’autoimprenditorialità. La Giornata nasce, quindi, proprio per rafforzare questa missione: l’alfabetizzazione, infatti, passa innanzitutto dalla lettura ad alta voce da parte del genitore o dell’insegnante, soprattutto durante l’infanzia. Questa tecnica presenta molteplici benefici per grandi e piccini. In particolare, per i bambini, contribuisce allo sviluppo delle competenze cognitive ed emotive, favorendo una crescita armonica e l’acquisizione di tutte le competenze necessarie per far fronte alle richieste della vita. La SEI “Dolac” ha deciso quest’anno di prendere parte all’evento, organizzando nella palestra scolastica la lettura ad alta voce del libro “Il piccolo principe”, l’opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicata il 6 aprile 1943. Il tutto grazie all’insegnante di lingua italiana, nonché di Educazione civica, Barbara Fatur.

Letture curricolari
“L’idea nasce prima di tutto per appassionare i ragazzi alle letture curricolari – ha spiegato Barbara Fatur –. Spesso infatti mi ritrovo ad avere dei problemi nell’assegnare queste letture e di fargliele svolgere poi, ovvero di avere la certezza che hanno letto il libro in modo sereno. Sto cercando, quindi, di farlo in modo creativo, dove dopo aver letto un dato titolo possono create ‘l’app book’, letture nel sacchetto, profili ‘fakebook’ dei vari protagonisti, tanti lavori di gruppo, ma a volte ci sono ragazzi che continuano ad avere difficoltà. Spesso si sentono scoraggiati già dal fatto che il libro abbia un dato numero di pagine… Ecco che nel corso di Educazione civica seguiamo le varie ricorrenze, abbiamo notato questa data particolare e ho deciso di fare un qualcosa di diverso con l’intenzione di promuovere la lettura. Ci siamo ritrovati mercoledì sera in palestra, con una decina di ragazzi, che si sono divertiti tantissimo. Hanno portato delle copertine, ci sono stati alcuni stuzzichini, hanno avuto l’occasione di girovagare per scuola quando non c’è nessuno e fuori è già buio. Un’esperienza particolare che li ha avvicinati all’ambiente scolastico da un altro punto di vista, più rilassato. Riuscire a leggere 120 pagine in due ore è stato molto significativo ed è stato fatto con piacere. Ci siamo soffermati sulle varie citazioni conosciute del libro, come “L’essenziale è invisibile agli occhi”, che abbiamo poi tradotto nelle lingue coinvolte in questo progetto, ovvero italiano, croato, inglese, spagnolo, dialetto ciacavo e fiumano. L’idea è quella di ripetere sicuramente un evento del genere”.

Una bella opportunità
Cosa pensano i ragazzi a proposito di quest’iniziativa? “Io ho letto il libro in dialetto fiumano, in quanto lo parlo a casa con la mamma e i nonni – ci ha detto Sara –. Mi è piaciuto tantissimo anche perché non ho avuto occasione di leggerlo finora e quindi ho accolto questo progetto come una bella opportunità. La storia è davvero bella”. Aria ha invece letto in lingua inglese. “Davvero interessante il libro. Anche per me è stata la prima volta e l’iniziativa ha avuto successo”. Chi invece ha già letto il libro in più lingue è Adriano. “A scuola ho letto il capitolo in dialetto ciacavo, visto che lo parlo a casa con la mamma e i nonni. Finora l’ho letto in lingua croata, italiana e francese perché è un libro che mi piace troppo e ho anche visto il film. Il libro è di genere fantastico e la storia mi piace”, ha concluso. Adriano ha dichiarato che seppure non conoscesse il libro, gli è piaciuto “un sacco, davvero molto bello. L’ho letto in italiano e sono rimasto affascinato”.
Alla domanda ‘sareste interessati a svolgere altri tipi di lezioni in quest’atmosfera così rilassata di sera’, tutti e quattro i ragazzi hanno prontamente risposto di sì. “Siamo pronti a firmare subito!”, hanno concluso allegramente. Una proposta da prendere quindi in seria considerazione.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display