I primi 100 giorni di Boras Mandić

Assemblea regionale. I partiti dell’attuale maggioranza in coro: «Sul Bilancio serve dialogo»

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I primi 100 giorni di Boras Mandić

I partiti che per ora tengono la maggioranza nell’Assemblea della Regione litoraneo-montana, ossia l’Unione del Quarnero, la Lista civica di Iva Rinčić, il Most, l’Azione dei giovani e l’HDZ, che insieme, dopo le suppletive, contano la metà dei consiglieri regionali (22 su 44), parteciperanno alla preparazione del Bilancio della Regione. La loro collaborazione è stata annunciata ieri in conferenza stampa. Il presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić (Unione del Quarnero) ha esordito, commentando a nome della maggioranza regionale, i primi cento giorni di coabitazione con il presidente della Regione, Zlatko Komadina (SDP), e dichiarando che la stessa agisce in modo affermativo e costruttivo.
“È noto che, sin dall’inizio, siamo partiti in maniera affermativa e costruttiva riunendo i partiti della maggioranza che hanno ricevuto la fiducia dei cittadini, affinché altri progetti ricevano la priorità e cambi la politica gestionale finora in atto. Desideriamo condurre una politica inclusiva e abbiamo introdotto un livello maggiore di democrazia – ha sottolineato Marko Boras Mandić –, il che si è potuto cogliere nel corso delle nomine nelle commissioni, dove è stata consentita la rappresentanza a tutte le opzioni. Lo stesso approccio è stato assunto durante le votazioni inerenti all’assestamento e alla relazione sull’attuazione del Bilancio, che abbiamo approvato quasi all’unanimità”, ha spiegato.

 

Sebbene, quindi, la coalizione del presidente Zlatko Komadina sia stata in minoranza nell’Assemblea regionale, la maggioranza unita ha sostenuto l’assestamento e l’elezione del vicepresidente della stessa. Quello che abbiamo chiesto è stata la loro partecipazione alla preparazione del Bilancio. “La maggioranza mira a una relazione partenariale con il potere esecutivo, ma l’altra parte deve mostrare la disponibilità all’inclusione”, ha aggiunto Boras Mandić, sottolineando che ora vi è un dialogo, il che è un grande passo avanti.

«Rimanere integri»

In seguito il presidente dell’Assemblea regionale ha invitato i neoeletti rappresentanti delle minoranze nazionali italiana e serba, scelti al voto suppletivo, rispettivamente Ivo Vidotto (candidato indipendente sostenuto dalla coalizione SDP-PGS-DDI-HSU-HSS) per la CNI, e Vesna Blanuša e Dejan Jakšić (proposti dalla coalizione SDP-SDSS-PGS-IDS-HSU-HSS) per la comunità serba, a “rimanere integri e non diventare dei numeri al servizio di qualche politica, nonché di sostenere attraverso il loro lavoro tutte le tematiche inerenti alle minoranze nazionali, come pure quelle relative a tutti i cittadini”, affermando d’altronde che, su richiesta della maggioranza, ieri si è svolto a Fiume un laboratorio inerente alla preparazione e al monitoraggio del Bilancio, al quale hanno preso parte una ventina di consiglieri. Con i rappresentanti del potere esecutivo è stato concordato che la proposta di Bilancio verrà inviata innanzitutto ai rappresentanti dei partiti, dopodiché verrà data in dibattito pubblico, procedura che verrà effettuata per la prima volta.

Nonostante lo spazio per le trattative sia ristretto, esso c’è ancora, ha spiegato Josip Katalinić del Most. A sua detta, nel corso di una riunione tenutasi giovedì, i consiglieri sono stati informati che possono incidere sulla suddivisione del 10 p.c. dell’ammontare complessivo del Bilancio della Regione litoraneo-montana, il che equivale a 1,4 milioni di kune.

Il consigliere dell’HDZ, Sanjin Vrkić, ha accentuato la matematica della politica. “Al momento la coalizione di Komadina, sebbene detenga il potere esecutivo, non ha la maggioranza nell’organo rappresentativo. Anche se i tre rappresentanti delle minoranze li sosterranno, non la raggiungeranno. Pertanto, tutte le decisioni importanti dovranno venire prese insieme”, ha affermato.

Iva Rinčić ha rilevato che i progetti proposti saranno innanzitutto relativi allo sviluppo e all’incremento dell’occupazione.

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