Fiume. Un generoso tuffo nel cuore cittadino

Il Comitato di quartiere Podmurvice, in collaborazione con Theo De Canziani ha nnoorganizzato un tour guidato nella Cittavecchia

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Fiume. Un generoso tuffo nel cuore cittadino
Tantissime persone hanno preso parte alla passeggiata. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“La nostra città non è come tutte le altre, dove ti fermi e dici ‘Wow!’, essa va scoperta lentamente e gradualmente”, sono le parole con le quali il noto storico dell’arte Theo De Canziani ha accolto gli oltre 200 curiosi e appassionati alla storia e cultura cittadine convenuti sabato mattina alla visita guidata relativa alla (ri)scoperta di Fiume, organizzata dal Comitato di quartiere Podmurvice e, nello specifico, dalla sua segretaria, Đuliana Desanti. Stavolta, forse un tantino più delle altre, l’incontro ha particolarmente fatto fremere i cuori, i ricordi e la pancia dei presenti, riportando a galla storie, belle e meno belle, ma pur sempre affascinanti e intriganti, della Cittavecchia. Il tour nel cuore della città è stato pensato in varie tappe, le quali hanno interessato un ampio giro iniziato e concluso in piazza Klobučarić, in merito alla quale l’esperto ha rilevato che “non è mai stata effettivamente tale e che con questo termine non dovrebbe essere denominata nemmeno oggidì”. Le sorti della stessa, ha rimarcato, dove oggi sono ubicati, oltre all’edificio della SE “Nikola Tesla”, un parcheggio sotterraneo, una costruzione moderna e uno spiazzo con una miriade di paletti e muretti dalla discutibile funzione, sono strettamente collegate a importanti nomi storici. Tra questi spiccano il rinomato Stefano della Rovere, gli abili commercianti Simone e il figlio Andrea Ludovico Adamich e Carolina Belinić (nata Kranjec), meglio nota come Carolina la fiumana, passata alla storia quale salvatrice della città. La visita è proseguita verso il campanile in stile gotico chiamato “Torre pendente” e la chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, in cui De Canziani si è soffermato sui dettagli di carattere artistico-architettonico, nonché lungo Calle dei Canapini fino a piazza Kobler riportando, oltre alle storie “ufficiali”, deliziosi aneddoti relativi ai vari personaggi che hanno contribuito a dar vita al variopinto nucleo storico cittadino. La comitiva ha infine raggiunto la Cappella dei santi Fabiano e Sebastiano, il castrum tardoantico e la Cattedrale di San Vito.

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