Fiume. Progetto «Caccia al killer silenzioso»

Siglato l’accordo tra l’Istituto regionale di salute pubblica, la Facoltà di Medicina e l’Associazione di ipertensione, volto a offrire un programma di prevenzione

0
Fiume. Progetto «Caccia al killer silenzioso»
Željko Linšak e Bojan Jelaković firmano il contratto di collaborazione. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Caccia al killer silenzioso”, il progetto nazionale è ufficialmente approdato a Fiume con la firma del contratto tra l’Istituto regionale di salute pubblica, il Dipartimento per la medicina sociale della Facoltà di Medicina e l’Associazione per l’ipertensione dell’Albo dei medici della Croazia, che anni addietro ha avviato l’iniziativa. Si tratta, come specificato da Željko Linšak, direttore dell’Istituto regionale, di una collaborazione iniziata diverso tempo fa, ma non siglata tra le istituzioni in cui vengono svolti dei corsi sanitario-ricreativi per le persone della terza età, la popolazione più colpita da ipertensione, seppur ultimamente venga registrata anche nelle generazioni medio-giovani.

L’ipertensione è una pressione delle arterie persistentemente alta. Spesso non è riconducibile a una causa precisa: da qui la denominazione “omicida silenzioso”, ma, a volte, è originata da una patologia sottostante dei reni o da un’alterazione ormonale. L’obesità, uno stile di vita sedentario, lo stress, il fumo ed eccessive quantità d’alcol o sodio (sale), possono avere un ruolo nella genesi dell’ipertensione arteriosa nei soggetti che hanno una predisposizione a essere ipertesi. Nella maggioranza dei soggetti, l’ipertensione arteriosa è asintomatica. La diagnosi viene posta dopo la misurazione della pressione arteriosa in due o più occasioni. Il primo consiglio dei medici al paziente è quello di perdere peso, smettere di fumare e ridurre la quantità di sodio e grassi nella dieta. Per alleviare la patologia vengono somministrati farmaci antipertensivi.
“Purtroppo questa disfunzione è sempre più presente a livello nazionale. In passato colpiva il 35 per cento della popolazione, mentre oggi la percentuale si aggira sul 45 per cento. Dunque, una vita sedentaria, stressante e alimentazione malsana sono i principali fautori di questa patologia. Come combatterla? Semplicemente seguendo dei ritmi più lenti, fare movimento e misurare la pressione sanguigna regolarmente. In caso di rialzo della pressione per più giorni, consigliarsi con il medico di base che saprà come procedere”, ha dichiarato l’accademico Bojan Jelaković, presidente dell’Associazione nazionale per l’ipertensione e a capo dell’Istituto di nefrologia, ipertensione, dialisi e trapianto del CCO di Zagabria.
Il Dipartimento per la medicina sociale della Facoltà di Medicina di Fiume già da anni attua un programma di controllo dell’ipertensione in cui sono incluse le persone della terza età. Attualmente è terminato il settimo ciclo. Nel progetto – ha spiegato la docente Lovorka Biljanić, del Dipartimento che realizzata il programma – le persone anziane sono incluse nei corsi di ricreazione controllata. Ad ogni ciclo partecipano un’ottantina di cittadini guidati nell’allenamento dai nostri studenti del Corso di terapia, che a ogni sessione, che si svolge due volte a settimana, misurano la pressione arteriosa a tutti i partecipanti all’inizio e al termine della seduta. Un incontro tipo? Si inizia con un leggero stretching, per passare a degli esercizi ginnici adatti all’età e poi una passeggiata, tempo permettendo, nel parco della Facoltà. Semplici azioni, molto utili per salvaguardare la propria salute”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display