La Giornata nazionale della mimosa, dedicata alla lotta contro i tumori al collo dell’utero (o cervice uterina) è stata contrassegnata a Fiume da una campagna di promozione della salute pubblica, organizzata dalla Lega contro i tumori della Regione litoraneo-montana, tesa alla sensibilizzazione della cittadinanza sulla tematica, nello specifico delle donne e dei loro partner in merito all’importanza dell’effettuazione regolare delle visite ginecologiche, della vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) e della cura della propria salute. Per l’occasione, nello stand sito davanti all’ex Sala di lettura nazionale sul Corso, gli esperti sanitari hanno offerto agli interessati consigli e opuscoli informativi, con particolare enfasi sull’ultima tematica. In tale contesto, i volontari dell’organizzazione hanno distribuito rametti di mimosa, simbolo della salvaguardia della salute delle donne e hanno raccolto le donazioni destinate all’ulteriore lavoro della stessa nella lotta contro il tumore.Ad appoggiare l’iniziativa sono state anche la vicepresidente regionale, Marina Medarić, le capodipartimento per gli affari della Regione e dell’Assemblea regionale e della sanità, rispettivamente Ermina Duraj e Vesna Čavar e i vicesindaci di Fiume, Sandra Krpan e Goran Palčevski, affiancati dai rappresentanti dell’Istituto regionale di salute pubblica. Nel suo intervento, la presidente della succitata Lega, Ira Pavlović-Ružić, ha rilevato che oggidì, data l’opportunità degli esami ginecologici preventivi e gli adeguati vaccini a disposizione, non ci si dovrebbe più ammalare di tumore al collo dell’utero e di HPV. Ovviamente, è importante farsi visitare regolarmente. Sulla falsariga delle sue parole, Medarić ha rilevato che già da molti anni a questa parte, per mezzo delle sue istituzioni, la Regione supporta queste tipologie di prevenzione, educazione e lotta contro le malattie, mentre Palčevski ha specificato che ormai da tempo la cura non riguarda soltanto il lavoro dei medici e degli operatori sanitari, ma coinvolge anche i pazienti e le varie associazioni. Ricorderemo che l’iniziativa viene sostenuta dalla Regione litoraneo-montana, dal Ministero della salute Sanità, dalla Città di Fiume, dall’Istituto regionale di salute pubblica, dal Centro clinico-ospedaliero di Fiume (CCO), dalla Scuola di medicina, dall’associazione “Nada” e da quelle della Croce rossa.
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