Fiume. Divertimento senza sprechi per i giovani designer

Iniziativa umanitaria dei maturandi dell’indirizzo interior design della Scuola media d’ingegneria tecnica, che hanno messo in vendita «palačinke» per una giusta causa

0
Fiume. Divertimento senza sprechi per i giovani designer
L’iniziativa ha destato la curiosità e la simpatia dei cittadini. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Offrono i designer!” è il motto della tradizionale azione umanitaria dei maturandi della Scuola d’ingegneria tecnica di Fiume (corso di interior design), promossa nel 2016 da Duje Brekalo, uno degli studenti dell’istituzione e accolta a braccia aperte. La stessa consiste nell’utilizzare la farina, che generalmente i ragazzi si lanciano addosso durante la “noriada”, in modo diverso, utile e decisamente più sfizioso. Infatti, i giovani, come negli anni precedenti, armati di tanto entusiasmo e buona volontà, forti della loro consueta casetta in mezzo al Corso, hanno deliziato i passanti con una miriade di invitanti crêpes. Un gruppo di loro, membri dell’associazione studentesca “Skica”, ha altresì realizzato svariati gioielli manufatti e, quest’anno, il derivato delle vendite verrà devoluto all’associazione Svjetionik (Faro), la quale svolge attività educativo-riabilitative con i bambini e i giovani con difficoltà nello sviluppo. In tale contesto, i ragazzi hanno dichiarato che “l’azione, dal carattere educativo-umanitario, ha luogo in occasione della fine di un altro anno scolastico e vuole lanciare un messaggio importante, ovvero quello di non buttare via il cibo, ma di aiutare il prossimo vendendo dolciumi”.

Un’idea alternativa
A supportare i maturandi sono stati la capodipartimento per l’educazione e l’istruzione della Regione, Edita Stilin, che non ha mancato di gustare una frittella, il preside della Scuola di ingegneria tecnica, Boris Petrović e il docente di arti applicate, Tonči Peranić. Quest’ultimo ha spiegato di essere il capoclasse del gruppo di maturandi del corso di interior design, che hanno messo in atto la bella iniziativa. Come da tradizione, anche quest’anno hanno voluto usare la farina, l’acqua e le uova in modo inusuale, ossia facendo le “palačinke”, dimostrando in tal modo che ci si può divertire e festeggiare anche facendo del bene, senza bisogno di lanciarle in giro e sporcare tutto. Ha specificato, altresì, di essere molto orgoglioso di loro i quali, indipendentemente dall’iniziativa relativa alle crêpes, sono una classe eccellente e di essere molto dispiaciuto di doverli salutare. Sulla falsariga delle sue parole il preside, Boris Petrović ha rilevato che “sin dalla sua nascita, l’idea di non sprecare la farina e le uova, ma di trovare modi alternativi di utilizzarle, si è dimostrata vincente, per cui continueremo con la stessa. Trattasi di un’azione umanitaria a favore di qualche associazione che scegliamo insieme ai ragazzi, di cui i nostri studenti vanno molto fieri”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display