Un ponte di funi per i più coraggiosi

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Un ponte di funi per i più coraggiosi

Si è concluso sabato il progetto EASA (Assemblea degli studenti europei di Architettura), al quale hanno partecipato circa 600 studenti provenienti da una quarantina di Paesi europei i quali hanno soggiornato a Fiume per due settimane. Nel corso della loro permanenza, gli studenti hanno preso parte a più di 40 laboratori di vario tipo nel corso dei quali hanno dato vita a innumerevoli oggetti, anche d’uso quotidiano, che sono stati presentati sabato nel corso della mostra finale. Come affermato da Filip Pračić (EASA Croazia), i ragazzi sono rimasti entusiasti del capoluogo quarnerino e dell’organizzazione dell’evento. “Molti degli oggetti creati resteranno nei magazzini dell’Exportdrvo e verranno poi usati nuovamente quando ce ne sarà bisogno. Si tratta ad esempio di una decina di stand modulari in legno che saranno in funzione a settembre nell’ambito del Festival delle minoranze Porto etno”, ha detto Pračić. L’edificio dell’Exportdrvo ha ricevuto, grazie a quest’evento, anche una nuova porta d’entrata fatta di lattine, nonché un “belvedere” dal quale si porge una bellissima vista sul porto e sul mercato cittadino, ma anche su Fiume e Tersatto. “È una specie di terrazzo realizzato in legno e con delle impalcature che permette di osservare vari punti della città. Siamo molto soddisfatti di come si è svolto il progetto e le dichiarazioni positive dei partecipanti ci rendono fieri”, ha dichiarato Elizabeta Pinter, una delle addette all’organizzazione.
La creazione che ha attirato maggiore l’attenzione, è stato il nuovo “ponte” che attraversa il Canal morto. Anche se attraversarlo richiede particolare abilità in quanto costruito esclusivamente con funi, sono stati parecchi coloro i quali hanno superato la prova. Per il momento il ponte rimarrà lì ancora per qualche giorno, poi si deciderà se toglierlo o no.
A fine agosto tutti i lavori realizzati dovrebbero venire esposti in Corso. (pcm)

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