Se l’HDZ dovesse insistere sulla spaccatura in due circoscrizioni elettorali per quanto riguarda la Regione litoraneo-montana, l’Alleanza litoraneo-montana (PGS), inviterà la cittadinanza alla disobbedienza civica. Lo ha dichiarato Franjo Butorac, segretario del partito annunciando che il tema verrà discusso oggi alla riunione dell’Assemblea regionale e che il PGS presenterà un emendamento, ovvero quello che vede una Regione, una circoscrizione elettorale con il numero dei deputati proporzionale a quello degli abitanti. “La proposta di spaccare le Regioni in più circoscrizioni elettorali altro non è che un tentativo di manipolazione da parte dell’HDZ di ottenere più voti. La nostra Regione è già divisa in due circoscrizioni elettorali, la settima e l’ottava e le nuove proposte vanno in direzione tale che le amministrazioni in cui l’HDZ detiene il potere facciano parte dell’ottava circoscrizione per ridurre i risultati delle opzioni politiche di sinistra. Nella settima, invece andrebbero inserite quelle in cui l’HDZ non nutre grandi simpatie. Si tratta semplicemente di un imbroglio elettorale”, ha spiegato Butorac aggiungendo che tirare in ballo il ministro Oleg Butković in questo contesto non è onesto nei suoi confronti.
Alla conferenza stampa erano presenti pure Snježana Podobnik, di Viškovo e Robert Marčelja, sindaco di Jelenje, due Comuni che, a causa della matematica politica dell’HDZ, appartengono alla settima circoscrizione. “È dal 1993 che la Regione litoraneo-montana viene politicamente danneggiata con queste spaccature e questo è il momento per rimediare la situazione. L’interesse della politica non dovrebbe essere superiore a quello nazionale e la Regione intera deve rimanere una sola circoscrizione”, ha detto Marčelja.
“I confini delle Regioni dovrebbero venire rispettati per i cittadini che potrebbero identificarsi più facilmente con i deputati scelti. Inoltre, c’è un’altra assurdità. Nella lista elettorale risultano 500mila persone in più rispetto al numero della popolazione maggiorenne dell’ultimo Censimento”, ha dichiarato Damir Pilepić, aggiungendo che se le cose non dovrebbero andare per il verso giusto, il PGS sarà pronto a rivolgersi alla Corte costituzionale.
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