Biblioteca civica. Slitta ancora l’apertura

I lavori all'edificio T nel Quartiere artistico di Fiume proseguono, anche se l'aumento dei prezzi sul mercato del materiale edilizio ha influito sulla loro dinamica

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Biblioteca civica. Slitta ancora l’apertura
L’edificio T visto dalla strada. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

I lavori alla futura Biblioteca civica di Fiume, l’ultimo cantiere edile nel Quartiere artistico (complesso Benčić), stanno proseguendo, anche se non secondo le dinamiche previste. Infatti, negli ultimi mesi l’opera di edificazione è rallentata in alcune parti della struttura, tanto che il palazzo, che avrebbe dovuto essere inaugurato entro la fine di quest’anno, dovrà attendere la prossima primavera per venire finalmente aperto ai cittadini di Fiume e soprattutto agli utenti della Biblioteca.

Come spiegatoci ieri dal capodipartimento per la Cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar, durante una visita alla struttura, i lavori hanno subito un arresto nel segmento perpendicolare del palazzo (che si trova sul lato meridionale dell’edificio, dove si troverà l’ingresso principale della Biblioteca), la cui costruzione con travi in acciaio si è fermata all’altezza del primo piano per mancanza di materiale.

Il segmento perpendicolare
“I lavori hanno subito una battuta d’arresto in seguito al forte aumento dei prezzi sul mercato dell’acciaio, il che ha messo in difficoltà l’esecutore dei lavori, ovvero l’impresa VG5. In questa parte del palazzo i lavori non vengono svolti da circa otto mesi, ma sembra che presto riprenderanno, visto che l’esecutore dei lavori ha da poco ordinato la quantità di travi d’acciaio necessaria per completare quest’elemento dell’edificio e portare al termine l’opera d’edificazione. Se non fosse stato per l’impennata dei prezzi sul mercato mondiale, il palazzo sarebbe stato completato tra due-tre mesi”, ha precisato Šarar. Il segmento perpendicolare deve venire completato affinché si possa chiudere definitivamente l’edificio da tutti i lati e per poter procedere con la posa dello strato di gomma, che attende, avvolto in rotoli, di venire sistemato sui pavimenti.
“Il processo d’attrezzatura della futura Biblioteca, una volta terminata l’opera d’edificazione, non dovrebbe richiedere troppo tempo, in quanto quest’edificio non è complesso come quello della Casa dell’infanzia – ha precisato Šarar -. Speriamo, ovviamente, che non ci saranno problemi con l’acquisto dell’attrezzatura e con ulteriori aumenti dei prezzi in questo contesto. Quest’edificio è molto più semplice nella sua configurazione rispetto agli altri nel Quartiere artistico. Si compone in pratica di tre piani concepiti come open space”.

I colori delle pareti
Per quanto riguarda i colori delle pareti all’interno del palazzo, l’architetto fiumano Saša Randić, autore del progetto di ristrutturazione dell’edificio, ci ha riferito che questi saranno neutri, al fine di mettere in risalto i libri che saranno custoditi sugli scaffali della biblioteca. L’unico accento coloristico relativo all’architettura del palazzo sarà dato dalle colonne e dagli elementi in acciaio, ma qui il colore non è stato ancora definito. Sono in corso pure le consultazioni con i conservatori per quanto riguarda il colore delle facciate esterne della futura Biblioteca, che molto probabilmente saranno di una lieve tonalità di grigio.
Sta per concludersi pure il processo di selezione dell’esecutore dell’opera d’assetto degli spazi pubblici che circondano la futura Biblioteca e che saranno portati avanti contemporaneamente con i lavori nel palazzo.
Stando a Hrvoje Borko, responsabile del cantiere edile della futura sede della Biblioteca civica, negli ultimi sei mesi sono state realizzate le finestre sul tetto, isolati i muri esterni, completata l’opera di posa delle pareti in cartongesso, delle piastrelle, la sistemazione di tutte le installazioni, delle finestre nel sottotetto, come pure realizzati in cemento gli elementi decorativi della facciata e via dicendo. In questo momento, ha precisato, la facciata occidentale dell’edificio è pronta per essere verniciata, ma si sta attendendo la decisione dei conservatori sulla tonalità della vernice che vi verrà applicata, mentre la prossima fase e la più importante, è completare l’edificazione del segmento perpendicolare del palazzo.
Non resta infine che sperare che non ci siano altri imprevisti e che nel 2023 Fiume abbia finalmente una sede della Biblioteca civica degna di questo nome.

MMSU e Teatrino: le idee ci sono
Esiste la possibilità che nel Museo venga finalmente realizzato un allestimento permanente?
“Stiamo lavorando a questo progetto. Dopo che sono stati acquistati il secondo piano e il sottotetto del palazzo sarà possibile ampliare lo spazio espositivo. Per fare ciò, è necessario investire nella costruzione di una scala e di un ascensore per accedere ai piani rimanenti dell’edificio. Ora bisogna vedere quali saranno le dinamiche di realizzazione di questo progetto e se riusciremo ad attingere ai fondi europei per completarlo. Esiste anche un progetto di restauro del manto esterno del MMSU, ma bisogna trovare i finanziamenti per realizzarlo”.

Il Teatrino.
Foto: HELENA LABUS BAČIĆ

Il Teatrino rimane ancora un’incognita, oppure c’è una soluzione per metterlo in funzione?
“Una delle possibilità è trasferirci l’Art cinema costruendo una sala cinematografica al suo interno, nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere un accordo duraturo con la chiesa dei Cappuccini, che è proprietaria dello spazio. Infatti, uno dei problemi legati all’Art cinema è il fatto che questo avrebbe bisogno di investimenti, ma siccome lo spazio non è di proprietà della Città, per legge non ci è possibile investire. Ora dobbiamo capire se sarebbe meglio trovare un accordo con la chiesa, oppure se sia più conveniente procedere con l’edificazione di un cinematografo nel Teatrino”.

Il Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU).
Foto: HELENA LABUS BAČIĆ

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