Addio commosso a Pietro Varljen

Comunità Nazionale Italiana in lutto

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Addio commosso a Pietro Varljen
Pietro Varljen. Foto: Goran Žiković

La notizia della scomparsa di Pietro (Piero) Varljen (Cantrida, 29 giugno 1935-16 marzo 2024), una delle personalità più amate e stimate della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, ha lasciato attoniti e ha rattristato tutti coloro i quali hanno avuto il piacere di conoscerlo. Per la CNI la sua scomparsa è motivo di grande e sincero lutto. Pietro Varljen è stato una figura di spicco della CNI, un autentico galantuomo che con l’urbana classe che lo ha sempre contraddistinto ha dato un apprezzato e oggettivo contributo allo sviluppo della storica Comunità degli Italiani di Abbazia e dell’Unione Italiana. È sempre stato in prima linea per incentivare la collaborazione culturale, la tolleranza, la convivenza con gli altri popoli, il mantenimento e l’affermazione dei valori della cultura italiana e la diffusione della lingua italiana sul territorio d’insediamento storico della nostra realtà comunitaria.
I suoi meriti sono stati riconosciuti dal presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che su proposta del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale il 30 maggio del 2018 lo ha insignito dell’Ordine della Stella d’Italia, nella classe di Ufficiale. “Ci vorrebbero più Pietro Varljen per superare le divisioni dell’UI”, dichiarò l’allora console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, consegnandogli il 2 ottobre del 2018 le insegne dell’onorificenza, durante la cerimonia solenne organizzata a Villa Antonio, sede della CI abbaziana. Nel corso dell’evento intervennero anche l’on. Furio Radin, l’allora vicesindaca di Abbazia, Vera Aničić e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, mentre il governatore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, inviò una lettera di congratulazioni che venne letta ai presenti. Il suo pluridecennale impegno disinteressato e teso alla promozione della lingua, della cultura e dell’identità italiana è stato riconosciuto nel 2021 anche dall’Assemblea dell’UI, che nel trentennale dell’Associazione apicale e unitaria della CNI lo ha insignito del Premio per l’opera omnia (Medaglia dell’UI).
Grazie alla sua encomiabile volontà e tenacia, Pietro Varljen è riuscito ad affermarsi a livello professionale, avviando un’impresa di successo. Parallelamente alla carriera professionale, ha manifestato un profondo interesse per l’attività svolta dalle associazioni della CNI, riconoscendo in loro uno strumento essenziale per mantenere vive la lingua, la cultura e l’identità italiane nell’istro-quarnerino e salde le radici che uniscono i connazionali alla Madre Patria.
Pietro Varljen ha sempre partecipato attivamente alla realtà comunitaria della CNI. In gioventù è stato socio e attivista (suonava nella mandolinistica) della CI di Fiume. Si è associato alla CI di Abbazia nel 1976, in seno alla quale già nel 1977 ha assunto ruoli dirigenziali. Nel 2006 ha ottenuto il primo dei suoi tre mandati consecutivi alla guida del sodalizio di Villa Antonio. Nel suo ruolo di presidente, ha guidato la CI di Abbazia in modo dinamico, contribuendo a rafforzare la stima della quale i connazionali godono nella Perla del Quarnero e nelle rimanenti località della Riviera liburnica.
Con le sue iniziative è stato anche capace di dare slancio alla collaborazione instaurata tra la CNI e le autorità di autogoverno (dal 2007 al 2015 è sempre stato eletto nel Consiglio della minoranza italiana della Regione litoraneo-montana). Si è sempre distinto per l’abilità, l’efficienza e la tenacia dimostrate nell’organizzazione e nel coordinamento di un ampio ventaglio di eventi, manifestazioni e iniziative promosse dalla CI di Abbazia (concerti, conferenze, corsi di lingua per adulti e bambini, escursioni, incontri sportivi, mostre, laboratori di gastronomia e artistici, scambi con altre Comunità degli Italiani…), autonomamente o in collaborazione con altri partner istituzionali, enti, associazioni e organizzazioni, a iniziare dall’UI, di cui è stato consigliere in Assemblea nonché membro del Comitato dei Garanti, d’Appello e di Controllo.
Pietro Varljen ha avuto un ruolo chiave nelle trattative condotte con la Città di Abbazia al fine di far ottenere alla sua Comunità una sede sociale adeguata alle sue esigenze. Nel 2010 gli sforzi profusi a tale scopo sono stati coronati con il trasferimento dalla sede angusta della quale disponeva la Comunità a Volosca, agli eleganti e funzionali spazi di Villa Antonio (Mandria), situata nel pieno centro della Perla del Quarnero, in un suggestivo edificio storico. A Pietro Varljen va riconosciuto, altresì, il merito d’aver intavolato con la Città di Abbazia il dialogo teso alla creazione delle sezioni d’asilo in lingua italiana e alla possibile riapertura della scuola elementare italiana.
Per i suoi meriti e per i risultati ottenuti nel corso del suo operato, è stato premiato con numerosi importanti riconoscimenti tra i quali il Premio “Rudi Palisca”, per il costante sostegno dato alla CI di Fiume (2015) e il riconoscimento “Per aver contribuito alla crescita della Comunità degli Italiani di Abbazia” ottenuto in occasione del 70º anniversario della Comunità degli Italiani di Abbazia (2016). Il 31 luglio del 2018 l’Assemblea della CI di Abbazia, ha nominato Pietro Varljen “Presidente onorario della Comunità degli Italiani di Abbazia” per avere partecipato alla crescita della Comunità, contribuendo nel suo ruolo di presidente all’affermazione della lingua e della cultura italiane nonché dei valori della CNI.

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