Maurizio Tremul sui valori e i principi

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Maurizio Tremul sui valori e i principi

“La campagna elettorale sta entrando nel vivo. È tempo di programmi, di proposte, di impegni. È tempo di agire. I programmi per essere credibili devono essere fondati su saldi principi e valori. Sulle persone e sulle loro aspettative”. Lo scrive Maurizio Tremul, candidato per il seggio CNI alle elezioni politiche del 24 aprile in Slovenia, in un comunicato nel quale presenta i valori e i principi che distinguono il suo programma. Cinque i punti evidenziati. Nell’ordine: unitarietà – “siamo un’unica Comunità che deve agire all’unisono e in armonia. Vogliamo mantenere e coltivare salda l’unitarietà della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia. Vogliamo parlare con un’unica voce: quella di tutte le italiane e di tutti gli italiani”, scrive Tremul. Secondo, trasparenza: “eventuali accordi con il governo, o con i partiti che lo formeranno, saranno firmati solo dopo un’ampia partecipazione alla sua definizione da parte delle e dei connazionali, delle Istituzioni della CNI, in primis: Comunità degli Italiani, Unione Italiana, CAN, scuole ed enti, attraverso un pubblico dibattito e una pubblica definizione dei contenuti. Gli eventuali accordi – assicura Tremul – saranno pubblici e saranno firmati pubblicamente.” In fatto di dialogo, Tremul nella nota rileva: “Solo attraverso il dialogo si può costruire il progetto unitario della nostra Comunità unita. Ascolteremo la voce delle e dei connazionali, ascolteremo la voce dell’Istria. Dialogheremo con tutte le forze politiche e con la società civile. Saremo la voce dell’Istria.” A detta del candidato “partecipazione è inclusione”. “Non vi è democrazia senza partecipazione. È necessario l’impegno di tutte e di tutti per raggiungere gli obiettivi che diano certezze di crescita alla CNI. Inclusione è essere attivi, partecipazione vera, aperta, democratica, a 360 gradi, sincera, convinta. Concorderemo metodi regolari e costanti di comunicazione con le istituzioni della CNI. Creeremo meccanismi che consentano la partecipazione quanto più ampia delle e dei connazionali alla definizione delle scelte strategiche che abbiamo davanti a noi, per la CNI e per l’Istria. Saremo i facilitatori – promette – per tutti presso il governo o i ministeri per le questioni attinenti alla CNI e all’Istria.” Infine, Tremul scrive: “Ricostruiremo il rapporto fiduciario con l’Istria, fortemente eroso negli ultimi quattro anni, con la società civile, con le forze politiche, con gli operatori culturali e sociali a cui, come CNI, facciamo riferimento e dobbiamo rapportarci.”

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