Žiža: «Rtv Capodistria è salva»

Il deputato della minoranza nazionale italiana alla Camera di Stato slovena, conferma l’arrivo di fondi governativi quest’anno e all’inizio del 2024 per coprire gli ammanchi. Ora si dovrà cercare un modello di finanziamento valido che garantisca stabilità a lungo termine

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Žiža: «Rtv Capodistria è salva»
Il deputato della CNI Felice Žiža. Foto Roni Brmalj

I programmi italiani di Radio e TV Capodistria sono salvi. A darne notizia è stato l’onorevole Felice Žiža, deputato della minoranza nazionale italiana alla Camera di Stato del Parlamento sloveno, che ha confermato l’arrivo di 5 milioni di euro nel 2023 e di altri 10 milioni all’inizio del 2024. Mezzi stanziati dal governo di Lubiana per il tramite dell’Ufficio per le nazionalità dopo un lavoro durato mesi e coordinato direttamente con il direttore dell’Ufficio, Janez Doltar.

“Vorrei innanzi tutto fare le congratulazioni al direttore Doltar, che è appena stato riconfermato a questo ruolo come facente funzioni. Abbiamo lavorato molto intensamente negli ultimi mesi per cercare di trovare una soluzione ai problemi di Radio e TV Capodistria: pertanto non posso che essere felice per la sua riconferma”, ha voluto specificare Felice Žiža.

Il governo sloveno ha dunque assicurato, per il tramite dell’Ufficio per le nazionalità, maggiori finanziamenti alla RTV di Slovenia, destinati ai programmi per le minoranze nazionali italiana ed ungherese. Annullando in prospettiva l’ammanco di bilancio registrato dall’ente radiotelevisivo nazionale.

Janez Doltar ha dichiarato di non vedere nulla di strano nella possibilità che a lungo termine i programmi minoritari siano finanziati sempre meno dalla quota-canone e sempre più con fondi governativi. “Questo modello viene attualmente adottato dall’Italia per finanziare RAI 3 bis di Trieste, che si occupa della minoranza nazionale slovena in Italia. L’ho presentato a Doltar in estate e gli è parso subito un modello valido”, ha affermato il deputato Felice Žiža, che non esclude che questa possa diventare una misura permanente, anche se tutto è ancora da valutare.

“In seguito a questi colloqui estivi e ad altri incontri che si sono protratti per mesi il direttore Janez Doltar ha inviato una lettera al governo per chiedere di procedere in questo modo almeno con un’azione temporanea, per chiudere l’ammanco. Pertanto le comunicazioni sul tema di questi giorni non sono altro che un tassello in un quadro più ampio. Quando il direttore della RTV di Slovenia ha espresso pubblicamente i problemi legati ai finanziamenti lo ha fatto senza l’intenzione di chiudere i programmi regionali, bensì semplicemente cercando di provocare una reazione. Era un modo per dire ‘ci mancano dei finanziamenti, aiutateci’. Dobbiamo però renderci conto che va ancora trovata una soluzione a lungo termine”, ha affermato l’onorevole Felice Žiža.

Visibilità dei programmi italiani

“Questo è un primo passo importante per rendere stabile l’attività. Quello che si farà dopo è tutto da vedere. Bisogna capire gli aspetti positivi e quelli negativi, le possibilità di sviluppo, di ulteriore miglioramento e allargamento delle attività di TV Capodistria. Il governo ci ha garantito che il prossimo anno ci sarà un dialogo e un tavolo di lavoro con TV Slovenia, con i deputati e con la dirigenza anche dei due Centri regionali per vedere effettivamente quale strada sarà più facile da percorrere e soprattutto quella che darà più garanzie e più solidità al sistema radiotelevisivo nazionale e regionale. Vorrei però allargare il dialogo anche ai dipendenti di TV Capodistria, in quanto i giornalisti stessi sono quelli che sanno meglio di tutti quelle che sono le problematiche e le possibilità di sviluppo futuro.

L’obiettivo generale è quello di far tornare a tutti gli effetti TV Capodistria a essere la televisione degli italiani che vivono in tutto il territorio di insediamento storico, indipendentemente se si trovano nella parte slovena o da quella croata della frontiera. Abbiamo il bisogno che i programmi vengano visti ovunque in chiaro e che trattino più spesso argomenti riguardanti l’Istria che sta in Croazia. Rimane da capire quali siano i passi migliori per raggiungere questo obiettivo, ma non ci sono dubbi sul fatto che la strada da percorrere sia questa”, ha affermato il parlamentare Felice Žiža.

Alla ricerca della formula giusta

Il deputato della CNI alla Camera di Stato ha anticipato come da parte sua non ci sia l’intenzione di perdere tempo per lavorare ad un futuro prima di tutto stabile, ma poi anche per puntare allo sviluppo. Proprio per questo già per mercoledì 6 ha convocato una riunione con la dirigenza della RTV di Slovenia e con il direttore del Centro regionale, David Runco, per parlare della possibilità di rendere organico in futuro questo modo di finanziare i programmi italiani, in modo da poter garantire tutti i finanziamenti alla RTV di Slovenia e ai Centri regionali. “Bisogna trovare la formula giusta parlando con tutti. È così che si lavora”, ha concluso il parlamentare della CNI, Felice Žiža.

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