Zara. Uniti per la pace e il ricordo (foto e video)

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Zara. Uniti per la pace e il ricordo (foto e video)
Foto: dalmatitaliani.org

Esuli e rimasti, italiani e croati, si sono ritrovati insieme a Zara nel segno della pace, nello spirito della civiltà e della fratellanza europea. Oggi in occasione della Giornata dei defunti, gli esuli dalmati e la locale Comunità degli Italiani hanno organizzato una visita congiunta al cimitero cittadino di Zara. Sono state deposte due corone d’alloro in ricordo dei defunti di entrambi i popoli e pronunciate parole di grande valenza civile. Si è trattato di una manifestazione importante di civiltà e rispetto, di una cerimonia che ha toccato nel profondo i cuori italiani e croati. Il messaggio di fondo è stato che ogni vittima va rispettata indipendentemente dalla nazionalità. La cerimonia ha reso evidente che tutti gli attori di questa bella storia desiderano costruire nuovi ponti di pace tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Croazia. Il presidente della Comunità degli Italiani di Zara, Pavle Marušić, lavora da anni per migliorare le relazioni reciproche, che recentemente sono sfociate in rapporti eccezionalmente buoni e amichevoli. “Nel corso della storia – ha evidenziato Pavle Marušić – Zara è stata un simbolo di sofferenza per entrambi i popoli e il compito di tutti noi è fornire ai giovani pace, amore e rispetto”. “Sono felice che al cimitero di Zara, nella città in cui sono nato – ha dichiarato il presidente dei Dalmati Italiani nel Mondo, Toni Concina – un numeroso gruppo di zaratini sia partecipe di un importante momento. Ricordiamo i nostri defunti con spirito di fratellanza insieme ai cittadini croati per un futuro di pace e prosperità europea”.
L’evento si è svolto nel contesto del 33° viaggio a Zara organizzato da Gioia Calussi e Salvatore Jurinich. Con il sostegno dei Dalmati Italiani nel Mondo, la collaborazione tra il Madrinato Dalmatico guidato da Cristina Luxardo e la Città di Zara ha consentito di estendere la cura delle tombe del cimitero di Zara che sono arrivate alla cifra record di 331. L’anno scorso erano 270. Da rilevare che le visite degli italiani nel cimitero di Zara erano iniziate in modo spontaneo già prima degli anni ’80.

I presidenti Pavle Marušić e Toni Concina. Foto: dalmatitaliani.org
Il sepolcro della famiglia Luxardo. Foto: dalmatitaliani.org
Pavle Marušić. Foto: dalmatitaliani.org

Oggi è stato ricordato anche il 79° tragico anniversario del primo bombardamento di Zara, del 2 novembre 1943, nel quale ci fu una strage di innocenti. Si contarono 163 vittime, di cui 38 bambini, mentre 270 persone rimasero ferite. Quello fu l’inizio della devastazione generale della Città. Seguirono infatti numerosi bombardamenti angloamericani che causarono la distruzione di Zara. Quasi tutti gli zaratini furono costretti ad abbandonare la propria città e a scappare come profughi in Italia e nel mondo. Si calcola, come si rileva in una nota diffusa da Vittorio Baroni, responsabile Comunicazione Dalmati Italiani nel Mondo, che a partire furono 20.000 dei 22.000 abitanti.



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