Varaždin. A tavola con la cucina italiana

14˚ Congresso internazionale «Conpasta». Presenti pure Pierfrancesco Sacco e Sandra Di Carlo

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Varaždin. A tavola con la cucina italiana
Foto ICE/ITA

Dal 13 al 19 novembre si terrà, in tutto il mondo, l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale attraverso la rete di Ambasciate, Consolati, Istituti italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero. Il tema portante della manifestazione di quest’anno è “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”. E qual è l’alimento più iconico della cucina italiana? Ma ovviamente la pasta, il piatto italiano più amato per antonomasia. Ed è proprio a questo simbolo della dieta mediterranea che è stata dedicata la giornata odierna, martedì 7 novembre, a Varaždin dove all’Hotel Turist si è svolto il 14˚ Congresso internazionale “Conpasta”. L’ICE-Agenzia di Zagabria, in collaborazione con la locale Ambasciata, ha organizzato la partecipazione dell’Italia come Paese partner dell’evento del Congresso organizzato dalla Robinson News House di Zagabria insieme alla Contea di Varaždin, all’Associazione croata dei cuochi, alla Camera dell’artigianato e altre importanti istituzioni del settore.

Foto ICE/ITA

Presenti alla manifestazione l’ambasciatore italiano in Croazia Pierfrancesco Sacco e la direttrice dell’ICE/ITA Istituto nazionale per il commercio estero con sede a Zagabria Sandra Di Carlo.

Lodi agli organizzatori

Il congresso è stato aperto dal presidente della Regione di Varaždin Anđelko Stričak. “Sono estremamente lieto che la nostra Regione ospiti questo congresso, e sono particolarmente lieto che l’Italia sia il Paese partner. Devo sottolineare in quest’occasione che i risultati turistici migliorano costantemente, stiamo diventando una meta turistica sempre più interessante e questo tipo di congressi ed eventi ci danno un ulteriore slancio. Qui oggi (ieri per chi legge, nda) partecipano chef provenienti da tre continenti, ovvero sei Paesi, che presentano i loro piatti. È interessante notare che il consumo di pietanze a base di pasta in Croazia è quasi raddoppiato negli ultimi 20 anni. Dai 2,9 chilogrammi pro capite siamo arrivati ​​a 7,3 chilogrammi”, ha detto Stričak congratulandosi con gli organizzatori per la riuscita della manifestazione.

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L’ambasciatore Sacco ha elogiato gli organizzatori del congresso e ha voluto ringraziare la Regione di Varaždin per aver patrocinato l’evento. “L’Italia è conosciuta per la pasta di alta qualità e siamo lieti di poterne presentare una parte oggi (ieri per chi legge, nda) a Varaždin. La Croazia, come l’Italia, è nota per la sua eccellente gastronomia, ed è proprio questo settore che unisce i due Paesi. Congratulazioni agli organizzatori, è bello essere oggi a Varaždin”, ha detto l’ambasciatore italiano.
A rivolgersi agli astanti è stato pure il direttore della Robinson News House di Zagabria Stjepan Odobašić che ha tenuto a sottolineare come alla manifestazione di quest’anno ci sia stato un numero record di partecipanti, ben 250.

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”Vogliamo avvicinare il mondo della pasta a tutti i buongustai e ai nostri chef. Ci sono anche partecipanti provenienti dall’estero che ci hanno fatto scoprire le loro ricette. Abbiamo inoltre voluto porre l’accento sui tipi di pasta prodotti in Croazia. Purtroppo importiamo ancora il 60 per cento di pasta, ma sta per essere aperto un nuovo pastificio che ne produrrà 10.000 tonnellate all’anno, il che, comunque, è ancora una piccolissima fetta del consumo di pasta nel Paese che aumenta soprattutto durante la stagione turistica”, ha affermato Odobašić.

Italia primo produttore

Quella di oggi a Varaždin è stata una giornata full immersion nel mondo della pasta, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. L’Italia è il primo produttore di pasta al mondo con 3,6 milioni di tonnellate all’anno e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro. La Croazia produce 25.000 tonnellate all’anno e importa il 56 per cento del suo fabbisogno, in gran parte proprio dall’Italia il cui primo player del settore copre, da solo, un quinto del mercato croato.

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L’industria della pasta in Croazia negli ultimi vent’anni ha registrato risultati interessanti. Tra quelli positivi da rilevare il fatto che in detto periodo il consumo di pasta è quasi raddoppiato passando dai precedenti 2,9 chilogrammi a 7,3 chilogrammi pro capite. I cittadini croati consumano circa 40.000 tonnellate di pasta all’anno. Sempre negli ultimi 20 anni sono stati fatti passi avanti anche per quanto concerne la produzione di pasta. Dalle precedenti 6.500 tonnellate annue (i dati risalgono al 2000), la Croazia ha fatto un notevole passo avanti e oggi ne produce 20.000 tonnellate.

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Pietanze appetitose

Le šurlice (tipo di pasta fatta a mano tipica dell’isola di Veglia), i pljukanci (pasta tradizionale tipica dell’Istria) ai quali si associano i fusi (molto diffusi e apprezzati sempre nella penisola istriana) e poi ancora i mudlini (tipo di pasta che veniva consumata dai contadini poveri durante i lavori in campagna nella regione della Podravina) e gli ščipanci (il nome deriva dal verbo ščipati – pizzicare visto che l’impasto viene pizzicato ossia strappato e fatto a pezzetti): sono soltanto alcuni dei tipi di pasta tipici di determinate aree della Croazia che i partecipanti all’evento di ieri hanno avuto modo di gustare assieme ad alcune della varietà più iconiche di pasta, usate da cuochi provenienti da varie parti della Croazia e anche dall’estero (Giappone, Australia, Italia, Israele e Armenia) per creare pietanze appetitose e celebrare e valorizzare il prodotto cardine della tradizione gastronomica italiana, e non solo.

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