«Tre interrogativi rimasti senza risposta»

L’ex ministro e medico Mirando Mrsić interviene sul caso Matijević criticando aspramente le autorità

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«Tre interrogativi rimasti senza risposta»
Mirando Mrsić. Foto: PATRIK MACEK/PIXSELL

L’ematologo spalatino Mirando Mrsić, già ministro del Lavoro e del Sistema pensionistico dal 2011 al 2016 nonché deputato eletto al Sabor in cinque legislature, ha dichiarato che la commissione di esperti incaricata d’illustrare le conclusioni dell’ispezione relativa al presunto caso di malasanità che avrebbe condotto alla morte del giornalista Vladimir Matijanić non ha risposto a tre interrogativi. “Nel corso della conferenza stampa di ieri (ieri l’altro per chi legge) non hanno risposto a tre domande poste dagli esperti, dai familiari e dall’opinione pubblica in merito a quanto accaduto. Perché Matijanić non è stato ricoverato in Ospedale, perché nessuno lo ha sottoposto a una visita medica degna di tale nome e perché non sono stati eseguiti gli esami richiesti dal caso?”, ha dichiarato ieri Mrsić davanti alle telecamere del network informativo N1. Per Mrsić la conferenza stampa di mercoledì scorso, durata due ore e alla quale oltre ai membri della commissione d’esperti ha partecipato pure il ministro della Sanità, Vili Beroš, è stato un tentativo d’alzare una coltre di fumo su quanto accaduto.

“Non appena varcate la soglia dell’ospedale, vi ritrovate in mano i risultati dell’eletrocardiogramma e le lastre dei polmoni. Se ciò fosse stato fatto in questo caso, ora la situazione sarebbe completamente diversa e il defunto Matijanić avrebbe avuto una chance di rimettersi dal Covid e di superare le complicazioni che si sono manifestate nel suo caso”, ha affermato Mrsić.

Il ministro della Sanità, Vili Beroš, immortalato drurante la conferenza stampa di ieri l’altro.
Foto: ZELJKO HLADIKA/PIXSELL

Etica professionale
Ha espresso l’opinione che i membri della suddetta commissione, ossia Ivan Puljiz, Senka Kajčić, Eduard Galić, Vanja Cerovečki Nekić, Miroslav Majer e Davor Majer siano arrossiti dalla vergogna, perché hanno dovuto dire “cose che cozzano con l’etica, la loro professione e con tutti gli impegni che i medici assumono la prima volta che indossano il camice bianco, ossia aiutare i pazienti”. “Ora si giustificano sostenendo che era lui (Matijanić) che sarebbe dovuto venire a farsi visitare, sostenendo sostanzialmente che è colpo da solo se è morto. Ritengo tutto ciò vergognoso, non credo che l’opinione pubblica mangerà la foglia e mi auguro che tutti capiranno che è stato il sistema ad aver sbagliato”, ha dichiarato Mrsić. “Prima o poi la verità verrà a galla”, ha concluso l’ex deputato.
In base ai controlli effettuati dagli ispettori del Ministero della Sanità su ordine del titolare del dicastero, Vili Beroš, nelle istituzioni spalatine coinvolte nel caso del giornalista del sito index.hr scomparso il 5 agosto scorso non c’è stata omissione di cure mediche da parte dei sanitari del Centro clinico ospedaliero, dell’Istituto regionale di medicina d’urgenza né da parte dell’ambulatorio del competente medico di base nei confronti di Vladimir Matijanić. Il giornalista, che soffriva di malattie pregresse e non aveva effettuato la vaccinazione contro il coronavirus, è deceduto a causa di una miocardite e cambiamenti polmonari dovuti al Covid. Il parere della Commissione di esperti è stata inviato all’attenzione dell’Ordine dei medici (che ieri ha fatto sapere di non aver ancora riveuto la documentazione) e alla Procura di Stato con sede a Spalato, come richiesto da quest’ultima.

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