La Casa della salute di Crikvenica ieri mattina è stata presa d’assalto dai turisti prossimi al rientro nel Paese d’origine, giunti per effettuare il test rapido antigenico. Davanti all’ingresso si è formata una coda interminabile con tempi d’attesa di 3-4 ore. Appresa la notizia, che ha colto un po’ di sorpresa la direzione della Casa regionale della salute, sul posto sono stati inviati team medici aggiuntivi. Lo ha confermato il vice direttore Alen Šimatić, che ha fatto sapere che anche a Veglia l’interesse dei turisti per il test è notevole e che quindi è stato prolungato l’orario di lavoro della sede dislocata della casa della salute.
L’epidemiologa Dušanka Dragić Bradić, a capo della sede di Crikvenica dell’Istituto regionale di salute pubblica, ha spiegato che le operazioni di pagamento del test rallentano la procedura. Infatti, per poter fruire del prezzo agevolato di 40 kune, bisogna presentare il voucher oppure un attestato che confermi il soggiorno di più di tre giorni nella località turistica.
Ricorderemo che il test può venire effettuato nelle sedi dislocate dell’Istituto regionale di salute pubblica di Crikvenica, Delnice, Veglia, Abbazia, Lussinpiccolo, Arbe e Cherso, come pure in quella centrale di Fiume. L’attestato, che conferma il soggiorno di più di tre giorni in una determinata località, può venire richiesto presso l’albergo, il campeggio o la struttura privata.
Situazione epidemiologica
Ieri in Regione sono stati registrati 5 nuovi casi di Covid-19 su 1.920 test effettuati. Il tasso di positività è dello 0,3 per cento. I casi attivi sono 75 e le persone guarite 7. Nel CCO di Fiume sono in cura 16 pazienti Covid, di cui uno attaccato al respiratore. Non ci sono stati decessi. Il rapporto tra i casi attivi e i ricoveri è dello 0,21 p.c. Nel Palasport di Zamet prosegue la campagna vaccinale. Finora sono state inoculate con la prima dose 129.947 persone, ovvero il 54,04 p.c. della popolazione adulta e il 46,09 p.c. di quella complessiva. Il richiamo è stato effettuato su 117.300 persone: il 48,78 p.c. della popolazione adulta e il 41,60 p.c. di quella complessiva. In continuo aumento, tra i giovani, l’interesse per il vaccino.
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