Slovenia, parabola positiva: né contagi, né decessi

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Slovenia, parabola positiva: né contagi, né decessi

A maggio, in media due persone al giorno sono risultate positive al test per il nuovo coronavirus in Slovenia. Il numero è indubbiamente basso e consente di tornare lentamente a una a vita più normale, pur sempre facendo attenzione alle raccomandazione di base sull’igiene e sul distanziamento sociale. Il resoconto delle ultime ultime 24 ore in Slovenia è la fotocopia di quelli delle ultime giornate: sono stati effettuati 1.151 test, tutti risultati negativi. Inoltre, non si registrano decessi; 27 persone restano ricoverate negli ospedali, sei di loro sì trovano in terapia intensiva. Due pazienti sono stati dimessi.
A partire da lunedì, invece, in Slovenia sono permessi gli assembramenti fino a 50 persone in spazi aperti, a patto che sia possibile garantire la ben nota distanza di sicurezza come stabilito dalle direttive dell’Istituto nazionale per la salute pubblica. Il Comune di Capodistria ha deciso di riaprire gli spazi pubblici, tra cui i servizi igienici, parchi. Sempre da lunedì riaprono anche il centro sportivo Bonifica e il Centro polifunzionale all’aperto in riva. Il Comune invita comunque i cittadini a mantenersi prudenti, visto che alcuni dei provvedimenti anti-coronavirus e le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di salute pubblica rimangono ancora in vigore, nonostante sia stata decretata la fine dell’emergenza.

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