Prosegue la serie di incontri tra la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, rappresentata unitariamente dall’Unione Italiana e il mondo degli esuli istriani, giuliani, fiumani e dalmati in Italia, nell’ambito della cornice istituzionale rappresentata dall’Accordo di collaborazione tra la stessa Unione Italiana e la Federazione degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati. Il presidente e il vicepresidente dell’Associazione delle Comunità Istriane, David Di Paoli Paulovich, rispettivamente Giorgio Tessarolo, hanno incontrato giovedì (10 agosto 2023) a Capodistria, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e l’europrogettista dell’Ufficio “Europa” dell’Unione Italiana, Marko Gregorič. Lo ha comunicato ieri l’UI.
I rappresentanti delle Comunità Istriane, a cui il presidente dell’Unione Italiana ha donato i tre volumi dell’Atlante linguistico dell’Istroveneto della Prof.ssa Suzana Todorović, hanno visitato il Centro Multimediale Italiano “Gravisi” dell’Unione Italiano. L’europrogettista Marko Gregorič ha illustrato la genesi e le principali peculiarità del Centro Multimediale Italiano “Gravisi” che potrà rappresentare un importante punto di riferimento anche per gli esuli e costituirà fonte di nuove occasioni di collaborazioni nel contesto dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera e transnazionale. “Si tratta di opportunità di grande rilevanza, è stato comunemente sottolineato da tutti gli interlocutori, che vanno colte anche grazie alla positiva ricca esperienza e all’ampia competenza acquisita dall’Ufficio “Europa” dell’Unione Italiana sin dalla sua costituzione nel 2005″, si legge nel comunicato stampa diramato dall’UI.
L’Associazione delle Comunità Istriane intende sviluppare con l’Unione Italiana un’iniziativa legata allo studio e alla diffusione della conoscenza del comune patrimonio culturale-storico religioso in Istria, nel Quarnero e in Dalmazia da realizzare unitariamente con tutte le realtà scientifiche e culturali degli esuli e della Comunità Nazionale Italiana autoctona. È una realtà questa, è stato convenuto, ancora poco conosciuta che, invece, sia per i valori religiosi, sia per quelli identitari della presenza italiana in queste terre, meritano indubbiamente di essere promossi e valorizzati.
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