Pola. Monumenti: il 2022 è stato l’anno della ripresa

Dopo due anni di vacche magre, la ricchezza architettonica della città è stata di nuovo meta dei villeggianti tanto che i numeri si sono avvicinati al periodo pre-pandemico

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Pola. Monumenti: il 2022 è stato l’anno della ripresa
L’anfiteatro, treno del turismo polese, nel 2022 è stato visitato da quasi 400mila persone. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Le testimonianze architettoniche e artistiche lasciate da Roma a Pola continuano a rappresentare un itinerario gettonato, in grado di condurre il turista alla scoperta di monumenti, che poche città vissute alla periferia dell’antico impero possono vantare in versione ancora così integra. E tutto questo patrimonio ereditato, a prova di incursioni barbarico-belliche, di avari e bombe alleate, sopravvissuto nei secoli assieme al maniero di veneziana memoria sovrastante la Città, ha contribuito finalmente a riportare gli escursionisti e le comitive turistiche in giro per l’urbe romano-medievale, ma anche austroungarico-europea. La sofferenza sopportata a causa degli anni Covid sembra essere stata lasciata dietro alle spalle nel corso di un 2022 che è andato man mano a riaccendere la voglia di viaggio entro le nostre differenti dimensioni spazio-temporali.

L’Arena, un vero e proprio jolly
Che Pola sia stata nuovamente una meta del turismo culturale lo dimostrano i dati registrati dal Museo archeologico istriano, che cura e gestisce la manutenzione dei monumenti più rappresentativi del centro storico. Il 2022, soprattutto dal periodo dalla primavera-estate a questa parte, ha riportato (quasi)tutto sui percorsi di prima, recuperando il tempo perduto, fino a equiparare diversi buoni risultati avuti negli anni d’oro prima dell’invasione dell’agente patogeno e della crisi economico-bellica su scala mondiale. Il turismo all’Arena di Pola è tornato redivivo alla grande e l’anfiteatro si è nuovamente rivelato un jolly. Se le strutture d’accoglienza turistica stanno traendo le somme di un’annata inaspettatamente proficua, anche al Museo archeologico istriano hanno appena compiuto la conta dei tanti ammiratori guadagnati dall’Arena, dai monumenti e dalle gallerie. Era cominciata così così… poi la rivincita estiva sull’anno precedente e un autunno finalmente omaggiato da processioni di turisti di ogni categoria ed età.

Il Tempio d’Augusto sempre più in
Sta di fatto che il 2022 ha fatto notificare la vendita di 389.123 biglietti per l’Arena, contro i 261.564 staccati nel 2021 e i strabilianti 481.173 del 2019. Ma si sa che la voglia di gita in gruppo all’inizio del 2022 era ancora mortificata dagli ultimi colpi di coda del coronavirus. Della serie strano ma vero, la galleria dell’anfiteatro è stata invece molto più visitata di prima: ben 70.978 ingressi invece dei 41.864 avuti nell’“esemplare” 2019 e dei 18.817 del critico 2021. Quanto al 2020, è meglio soprassedere… Chi ha equiparato e superato sensibilmente i risultati del periodo precedente è la Galleria-chiesa dei Sacri cuori, che con la sua esposizione dedicata ai castelli dell’Istria è stata ammirata da 11.316 visitatori, invece degli 11.007 del 2019 e dei 7.536 del 2021. L’andamento ingressi nel caso della Galleria C8 dirimpettaia di Porta Gemina – che come tale offre una visione alternativa in regime di chiusura dell’edificio museale dell’archeologia – non genera invece vanto: 5.722 turisti nel 2019, 2.422 nel 2021 e 3.539 nel 2022. Pazienza. Il Tempio d’Augusto, invece, ha rigenerato profitto per la manutenzione e la conservazione monumentale dall’incasso della vendita di 29.618 biglietti, più dei 29.265 del 2019 e degli sparuti 18.555 del 2021. Turismo anche fuori casa. Il Museo si prende cura pure della località archeologica di Nesazio. Stesso andamento in ripresa: dopo i 5.833 escursionisti nella terra di re Epulo del 2019, il tonfo dei 4.286 del 2021 e il ritorno con i 5.144 dell’anno appena salutato. Che cosa dice la somma generale di tutta la situazione segnalata? Che il 2019 aveva condotto a Pola e Nesazio 569.031 visitatori, che il 2020 è da dimenticare, che il 2021 era stato consolato da 308.894 turisti culturali e che il 2022 ha riguadagnato oltre il mezzo milione di aspiranti apprendisti di storia, precisamente 504.574. Niente male.

La Galleria-chiesa dei Sacri cuori ga fatto registrare numeri da record.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

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