Morta recluta dell’antiterrosimo. Il ministro: «Esercizi ordinari, in corso test tossicologici»

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Morta recluta dell’antiterrosimo. Il ministro: «Esercizi ordinari, in corso test tossicologici»
Un reparto dell'unità antiterorrismo Atj Lučko. Foto: Robert Anic/PIXSELL

Una recluta morta e altre tre in ospedale, di cui una in gravi condizioni. Quattro membri dell’unità antiterrorismo Lučko (Atj Lučko) si sono sentiti male durante l’addestramento e un 30.enne ha addirittura perso la vita. Si tratta del 30.enne Tomislav Pavalić, che aveva effettuato tutti i controlli medici necessari ed era stato ritenuto idoneo a svolgere il difficile ciclo di addestramento dell’unità d’élite della polizia croata. Tomislav, figlio di un ex agente antiterrorismo che era a capo della squadra i sommozzatori, lascia la moglie e due figli piccoli.

La tragedia ha allarmato i vertici del Ministero degli Interni, tanto che il ministro Davor Božinović ha ritenuto opportuno convocare una conferenza stampa. “Dalle informazioni in mio possesso, l’esercizio durante il quale si sono verificati i malori non rappresenta una novità, anzi fa parte delle ordinarie tecniche di addestramento”, ha esordito il ministro. Secondo fonti ufficiose, i giovani agenti avrebbe assunto ingenti dosi di efedrina, uno stimolante che nello sport viene considerato doping per valori superiori a 10 microgrammi/ml. “Non possiamo affermare se le reclute abbiano assunto sostanze pericolose. In questo momento si sta analizzando il sangue e le urine dei ragazzi per capire se i malori siano stati provocati da qualche sostanza. Però, posso dire, che oltre ai quattro ragazzi, nessuna altro agente ha avuto problemi nel sostenere il test”, ha dichiarato Nikolina Milina, direttore della Polizia croata.

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