Pola. Lungomare, l’investitore: «Per noi non cambia niente»

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Pola. Lungomare, l’investitore: «Per noi non cambia niente»
L’area scelta dagli investitori per la costruzione dell’hotel Valkane. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

È andata com’è andata: al referendum per il Lungomare hanno votato 11.065 persone, ovvero il 22,71 p.c. degli aventi diritto. Per raggiungere il 50% + 1 necessari bisognava raddoppiare e aggiungere ancora una manciata di votanti; ne servivano infatti 24.357.

Dalle urne sono emersi 9.716 “si” (l’88,55%) e 1.256 “no” (l’11,45%) alle modifiche del Piano del Lungomare (che avrebbe depennato l’albergo). La rimanenza delle schede è risultata nulla.

«Albergo pronto nel 2026»

Niente di nuovo sotto il sole, per l’investitore. Infatti, dice Zoran Kostić: “Per noi non è cambiato niente. Naturalmente, ci fa piacere che la stragrande maggioranza della gente non abbia creduto alle fandonie. Il progetto prosegue secondo il ruolino di marcia: abbiano fatto richiesta del permesso di locazione e la Città è in dovere di rilasciarlo entro i prossimi 30 giorni. Chi dovesse avere ancora qualche dubbio o timore, avrà modo di sincerarsi, entro breve, che il Lungomare resterà aperto a tutti. Entro un anno dovremmo avere anche il permesso di costruzione. Considerando il periodo di divieto dei lavori edili, faccio riferimento alla stagione turistica, abbiamo in piano di aprire l’albergo per la stagione 2026. Naturalmente, di tutto terremo informata l’opinione pubblica”.

Iniziativa civica: «Non è ancora finita»

Per l’Iniziativa “non è ancora finita. Per niente; contrariamente al gongolamento di alcuni. Da qui la lotta senza quartiere contro il referendum; perché sanno che cosa questo in effetti significhi” (Una parentesi, è il caso di dirlo: questo messaggio ci sembra di difficile e quasi incomprensibile lettura. Forse chi dovrebbe capire capirà). Comunque, prosegue l’Iniziativa: “Non abbiatevela a male con chi ha disertato il voto. In condizioni normali, i media e le istituzioni avrebbero informato regolarmente l’opinione pubblica sul voto e i seggi, sul referendum… In breve, avrebbero appoggiato la democrazia. Lo sappiamo bene che qui è successo l’esatto contrario. Per cui, non prendetevela con chi è rimasto a casa. La gente davvero non sapeva di doversi recare ai seggi.

Il sindaco vuole fugare tutti i dubbi

E veniamo alla Città, ovvero al sindaco, Filip Zoričić che ancora una volta ha dichiarato la volontà di “incontrare l’Iniziativa civica per fugare una volta per tutte, documenti alla mano, tutti i dubbi sul progetto. Ho sentito quanti si sono preoccupati per il Lungomare e anche l’investitore. L’albergo è un dato di fatto e, da quanto posso vedere, né l’albergo né il parco antistante danno fastidio. Quello che desta preoccupazione è la cementificazione, la chiusura della spiaggia e della passeggiata, il che è diretta competenza della Città. Poi si teme la presenza di costruzioni nel bosco, che l’investitore dice di non avere in piano”. Per il sindaco, quindi, nulla da temere.

Možemo! canta vittoria

Aggiungiamo, come si suol dire per buon peso, la reazione della piattaforma Možemo, che per prima aveva alzato la voce contro l’albergo. “L’88% dei polesani ha votato per le modifiche al Piano regolatore, interventi che impedirebbero la costruzione nell’area del Lungomare. Vittoria! Congratulazioni a chi ha votato e dimostrato così che ha a cuore la città. Ben 9.716 cittadini hanno detto chiaramente no, e ne abbiamo la prova, quindi una manciata di politici corrotti non può più decidere contro la loro volontà. Ai cittadini che hanno votato per le modifiche al Piano regolatore vogliamo far sapere che la battaglia per il Lungomare non si è esaurita; proseguirà con tutti gli strumenti disponibili: i voti ottenuti sono un impegno a farlo”.

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