Plenković: «Gli stipendi cresceranno nei prossimi tre mesi»

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Plenković: «Gli stipendi cresceranno nei prossimi tre mesi»
Andrej Plenković

Il premier croato Andrej Plenković, ha tenuto una conferenza stampa oggi, mercoledì 3 dicembre, annunciando prospettive positive per il Paese nel corso del nuovo anno. Tra i temi principali trattati, l’aumento degli stipendi e le riforme economiche che “stanno già producendo effetti positivi”.

Plenković ha dichiarato che gli aumenti salariali “sono da aspettarsi nei prossimi tre mesi”, sottolineando che gli stipendi stanno già crescendo grazie alla recente riforma fiscale. La legge sugli stipendi nella Pubblica amministrazione è stata oggetto di una significativa riforma, riducendo la complessità di coefficienti, basi e supplementi. Il premier ha annunciato che due decreti, uno per i servizi pubblici e l’altro per i servizi governativi, entreranno in vigore entro la fine di febbraio, portando ad adeguamenti salariali già dal mese di aprile.

“La nuova legge mira ad aumentare lo standard sociale ed economico dei cittadini e a sostenere l’economia”, ha dichiarato Plenković. Ha evidenziato che, con l’entrata in vigore della riforma fiscale, i bonus natalizi sono cresciuti significativamente, passando da 232 a 300 euro. L’introduzione di un bonus pasquale da 100 euro è un ulteriore passo per sostenere il potere d’acquisto dei cittadini.

Il presidente del governo ha inoltre toccato diversi temi chiave, tra cui l’abolizione della sovrimposta (imposta locale), modifiche a nove leggi fiscali, e l’aumento del salario minimo. Plenković ha sottolineato che l’obiettivo è alleggerire il carico fiscale sulle imprese, favorendo così ulteriori aumenti salariali.

«Investimenti e rinnovamento storico»

La Croazia è anche in una “fase di rinnovamento storico” e di un “ampio ciclo di investimenti”. Plenković ha sottolineato i risultati positivi ottenuti dalle agenzie di rating, evidenziando il continuo impegno nel ridurre la quota del debito pubblico sul Pil. Ha previsto che la percentuale potrebbe scendere sotto il 60% entro il 2024 o il 2025.

Rispondendo alle preoccupazioni sull’utilizzo dei fondi Ue, il premier ha sottolineato che il Paese sta sfruttando al massimo le risorse disponibili. Ha evidenziato il ruolo chiave dei fondi europei nella ricostruzione di Zagabria e della regione della Banovina, aree colpite da terremoti, affermando che la Croazia è attualmente impegnata in un vasto ciclo infrastrutturale in tutto il Paese.

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