Palazzo Gravisi-Buttorai: firmati i contratti Primis

Lavori di ricostruzione e ampliamento del futuro Centro multimediale italiano

0
Palazzo Gravisi-Buttorai: firmati i contratti Primis

Inizieranno nella seconda metà del mese di marzo 2021 i lavori di ricostruzione e ampliamento del Palazzo Gravisi-Buttorai di Capodistria di proprietà dell’Unione Italiana. Il recupero dello storico palazzo, sito in via Fronte di Liberazione N° 6 e 8 e adiacente all’omonimo palazzo sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, ha lo scopo di costituire il Centro multimediale italiano (CMI), ossia il primo museo interattivo e digitale della Comunità Nazionale Italiana. L’intervento si realizzerà nell’ambito del Progetto strategico “PRIMIS – Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze/Večkulturno popotovanje med Slovenijo in Italijo skozi prizmo manjšin”, finanziato sul I Bando per i Progetti strategici a valere sul Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020, che vede l’Unione Italiana di Capodistria quale Lead Partner. L’allestimento del CMI avverrà in stretta sinergia e cooperazione tra l’Unione Italiana e la CAN Costiera.
Di recente sono stati firmati, presso la sede dell’Unione Italiana di Capodistria: il contratto di costruzione per l’esecuzione del progetto “Ricostruzione e ampliamento del Palazzo Gravisi-Buttorai di Capodistria – Centro multimediale italiano” tra l’Unione Italiana e la società Lesnina MG Oprema, di Lubiana per un importo di 712.283,03 euro (DDV/IVA inclusa) di cui l’85 p.c. sui fondi FESR, per un importo di 605.440, 56 euro, mentre i restanti 106.842,47 euro rappresentano il cofinanziamento dell’UI del 15 p.c. Il contratto è stato firmato da Maurizio Tremul per conto dell’Unione Italiana di Capodistria e da Matija Čepon per conto della Lesnina MG Oprema; il contratto per la direzione dei lavori per il progetto “Ricostruzione e ampliamento di Palazzo Gravisi-Buttorai di Capodistria – Centro multimediale italiano”, tra l’Unione Italiana e la società Koordinata di Capodistria. L’importo della direzione dei lavori è pari a 12.108,82 euro (DDV/IVA inclusa). Il contratto è stato firmato da Maurizio Tremul per conto dell’Unione Italiana di Capodistria e da Miran Mrak per conto della Koordinata.

Matija Čepon e Maurizio Tremul

Il Progetto PRIMIS è finanziato principalmente con i fondi dell’Unione europea e gode anche sia di un cofinanziamento a valere sui fondi che lo Stato italiano destina in favore della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia per il tramite dell’Unione Italiana, in attuazione delle Convenzioni annuali stipulate tra il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, l’UI e l’UPT, sia di un cofinanziamento sui fondi per la base economica della CNI in Slovenia per il tramite della CAN Costiera di Capodistria.
I partner del progetto sono 10 e, oltre all’Unione Italiana con sede a Capodistria nel ruolo di capofila, vi sono la CAN Costiera di Capodistria; la Regionalna Razvojna Agencija Zeleni Kras di Pivka, la Turistična gostinska zbornica Slovenije di Lubiana, l’ATS Projekt di Trieste (Associazione temporanea di scopo, rappresentativa delle due organizzazioni apicali della Comunità Nazionale Slovena in Italia: SKGZ e SSO), la Regione del Veneto – Direzione relazioni affari internazionali comunicazione e SISTAR u.o. cooperazione internazionale, la Regione Autonoma FVG – Direzione centrale cultura e sport, l’Unione regionale economica slovena di Trieste (Slovensko deželno gospodarsko združenje), la Fondazione centro studi transfrontaliero Comelico e Sappada e il GAL Venezia orientale. I partner associati sono: il Ministero per gli sloveni nei Paesi contermini e nel mondo e l’Agenzia nazionale slovena per il turismo (STO).
Il valore complessivo del progetto è pari a 2.823.529,41 euro, di cui 2.399.999,98 euro, che costituisce l’85 p.c. dei mezzi FESR, mentre i restanti 423.529,43 euro rappresentano il 15 p.c. del cofinanziamento da parte di ciascun partner.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display