Odonimi storici a Fiume: altre tre tabelle

Collocate le nuove insegne relative al progetto di ripristino dei vecchi nomi delle piazze e delle vie del nucleo più antico della città

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Odonimi storici a Fiume: altre tre tabelle

Gli odonimi storici conquistano Cittavecchia. Prosegue infatti spedita la realizzazione del progetto di ripristino dei vecchi nomi delle piazze e delle vie del nucleo più antico della città. Le ultime insegne in ordine di tempo sono state montate in questi giorni nelle piazze Matija Vlačić Flacius (Piazzetta delle Legne) e Santa Barbara (Piazza Santa Barbara), nonché in via Janez Trdina (Calle del Tempio). Sale così a una quindicina il numero di tabelle collocate, come specificato dal sindaco Vojko Obersnel nel corso del recente incontro avuto con il nuovo Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini. Ciò significa che l’iniziativa, fortemente voluta e sostenuta dalla Comunità degli Italiani, è giunta più o meno a metà, dal momento che è previsto un totale di una trentina di tabelle, che dovrebbero venire collocate entro la fine dell’anno. Al momento riportano soltanto diciture in italiano e croato, sebbene siano previste anche quelle ungheresi. Tuttavia, le vie e le piazze in Cittavecchia non portavano nomi in questa lingua e difatti non sono stati trovati nel corso delle ricerche, basate in particolare consultando il volume “Stradario di Fiume” di Massimo Superina. Durante il periodo sotto la corona ungherese, Cittavecchia non era stata soggetta alla magiarizzazione, pertanto questo tipo di toponimi si riscontrava al di fuori da essa, come ad esempio nel tratto che conduceva dal Corso verso il mare, nella parte occidentale della città e in quella orientale fino alla Fiumara. Ad ogni modo, sarà comunque interessante scoprire se da qui alla conclusione del progetto “salterà fuori” un odonimo di ungherese memoria.

L’angolo tra Calle del Tempio e piazza Santa Barbara. Foto Željko Jerneić

Ricordiamo inoltre che nel secondo dopoguerra la dicitura bilingue rimasero in vigore fino al 1954, quando le autorità jugoslave rimossero la versione in italiano, lasciando solamente quella in croato. Un documento ufficiale del Comitato nazionale jugoslavo, risalente al 1955, indica tutte le modifiche effettuate l’anno prima, mostrando effettivamente il passaggio dalla denominazione bilingue a quella monolingue. Da un verbale custodito nell’Archivio di Stato emerge un dato molto curioso, e cioè che solamente nel corso del 1954 le vie di Fiume avevano cambiato denominazione addirittura cinque volte.
Rijeka-Fiume questione di giorni
Oltre al ripristino degli odonimi storici, un altro momento particolarmente atteso riguarda il collocamento della tabella Fiume-Rijeka all’ingresso in città, la quale rientra nel progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020. In realtà, non è detto che si tratti di un’unica tabella come più volte riportato, bensì potrebbero essercene di più. Top secret anche la location, anche se l’ipotesi più accreditata sarebbe sistemarla nella parte occidentale della città. L’unica certezza è che si tratta di una questione di giorni. Infatti, nella recente intervista concessa al nostro quotidiano, Obersnel aveva confermato che sarebbe stata posta prima dell’apertura ufficiale di Fiume Cec 2020. E al grande appuntamento mancano ormai pochi giorni…

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