Neve a Natale? Non proprio…

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Neve a Natale? Non proprio…
Foto: Ivor Hreljanović

“I’m dreaming of a white Christmas”. Comincia così la celebre canzone “White Christmas”, scritta da Irving Berlin negli anni ‘40, il cui testo è ispirato ai giorni di Natale in cui si verificano nevicate. Di questa celebre canzone di Natale sono state eseguite innumerevoli versioni. Con 50 milioni di copie, è il singolo discografico più venduto della storia. Della canzone sono state eseguite innumerevoli versioni in diverse lingue. L’incisione più famosa è quella cantata nel 1942 da Bing Crosby, arrivata in 1ª posizione nella classifica Billboard dei singoli per 11 settimane e premiata con l’Oscar alla migliore canzone 1943 e il Grammy Hall of Fame Award 1974.
Ma non è di musica che vogliamo parlare, bensì delle condizioni meteorologiche che ci attendono da qui alla fine dell’anno. Il Natale è solitamente collegato alla presenza della neve, sia nelle favole, sia nell’immaginario collettivo, ma più che bianco, il Natale di quest’anno sarà “verde”. Dalle ultime proiezioni modellistiche del centro di calcolo europeo di Reading ECMWF, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, di cui fa parte anche la Croazia, stiamo per affrontare l’ennesimo Natale anomalo, caratterizzato da stabilità e clima mite, soprattutto in montagna. Trattandosi di dicembre, però, il sole sarà un lusso per pochi, anche se non mancherà, ma più che altro avremo a che fare con foschie, nebbie, nubi basse e anche qualche debole precipitazione per delle infiltrazioni di correnti atlantiche che faranno capo a una perturbazione in transito oltralpe. Insomma, ci aspetta un clima piuttosto mite, con temperature decisamente sopra la media, specialmente sulla costa, mentre all’interno le temperature saranno comunque più basse a causa dell’assenza del… dio Sole.
Rimonta anticiclonica
Durante il weekend di Natale saremo interessati da una poderosa rimonta anticiclonica che porterà un clima poco invernale, mentre per Capodanno c’è ancora molta incertezza ovviamente data la distanza temporale. La campana anticiclonica sarà lambita da passaggi perturbati a Nord e a Est, pertanto aspettiamoci possibili infiltrazioni d’aria più fredda dalla porta della Bora nel periodo 27-29 dicembre, con nubi più diffuse sul medio Adriatico. L’anomalia sta nel fatto che questa figura meteorologica ci tiene compagnia durante l’estate, ma quest’anno ha deciso di salire di latitudine proprio in quello che dovrebbe essere il periodo più freddo dell’anno. Sarà un caldo Natale, quindi. Anche quest’anno, le feste natalizie non si dipingeranno di bianco, ma prevarrà un clima primaverile con temperature al di sopra della media. Non è certo una novità: si tratta dell’ennesimo passaggio dell’anticiclone africano. Ma anche andando indietro nel tempo, fino al 1980, si può contare mediamente soltanto un Natale su dieci con la neve.
Secondo le previsioni del Centro Reading ECMWF, il flusso perturbato atlantico tornerà a spingere verso le nostre latitudini per far sentire la sua voce proprio nell’ultimo giorno del 2022, quando un impulso di aria fredda potrebbe riuscire a intrufolarsi sul Mediterraneo. La perturbazione potrebbe transitare tra la giornata del 31 e il 1º gennaio 2023 portando piogge, temporali e anche nevicate abbondanti sulle zone alpine a quote medie. Se questa tendenza sarà confermata nei prossimi giorni, assisteremo a un drastico seppure temporaneo, cambiamento. Un ultimo dell’anno e un Capodanno bagnati dunque per buona parte delle nostre regioni.
Mentre l’inverno in Europa sembra voler abbandonare la scena, il Canada e gli Stati Uniti sono alle prese con un’ondata di gelo che potrebbe restare nella storia, determinata dall’arrivo di una massa d’aria artica direttamente dalla Siberia. Fanno certamente notizia i -53°C raggiunti in Canada e il calo repentino delle temperature che si è registrato nell’arco di poche ore sugli Stati di Montana, Nord Dakota, Sud Dakota, Minnesota, Wyoming e Nebraska. Crolli termici nell’ordine di 20/25°C in meno in poche ore che hanno portato la colonnina di mercurio da pochi gradi sopra lo zero fino a -25/-30°C e che si sono accompagnati a vere e proprie bufere di vento e di neve. Lì sì che avranno un “bianco Natale”.

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