Il ministro degli Esteri sloveno, Anže Logar, nell’ambito della sua visita di lavoro in Croazia, si è recato oggi nella città di Petrinja sconvolta dal recente terremoto, accompagnato dal suo omologo Gordan Grlić Radman. A Petrinja ha incontrato anche il vicepremier Tomo Medved, il quale ha espresso gratitudine al popolo sloveno per la solidarietà dimostrata in questo difficile frangente e per l’aiuto fornito con grande rapidità alle aree terremotate. Logar ha sottolineato che la Slovenia è sempre pronta ad offrire il suo aiuto e si è detto convinto che in una situazione simile anche la Croazia avrebbe fatto altrettanto. Il ministro ha rammentato che la Slovenia in passato è stata pure sconvolta da violenti sismi e ha espresso la convinzione che gli esperti sloveni, grazie all’esperienza acquisita, potrebbero aiutare la Croazia nell’opera di ricostruzione.
Il governo di Lubiana, va rilevato, subito dopo il terremoto, ha inviato nella Regione di Sisak e della Moslavina 300 sacchi a pelo, un centinaio di letti, stufette elettriche, tende invernali e otto moduli abitativi. Inoltre tutta una serie di associazioni e di cittadini sloveni hanno partecipato alle operazioni di soccorso.
A Petrinja e nelle altre zone devastate dal sisma fervono intanto i lavori per il posizionamento dei moduli abitativi provvisori che continuano a sopraggiungere, con l’obiettivo di normalizzare il più possibile la vita in queste aree. A Sisak si è provveduto anche all’evacuazione delle attrezzature dalla locale scuola di musica, gravemente danneggiata dal terremoto, che vanta una lunghissima tradizione. Tra l’altro è stato messo in salvo un pianoforte di grande valore.
Anže Logar, dopo la conferenza stampa tenuta nella caserma di Petrinja assieme ai suoi interlocutori croati, ha visitato il centro storico devastato della città, accompagnato sempre da Gordan Grlić Radman. I due ministri si sono recati pure nella vicina località di Taborište, dove una famiglia ha ricevuto dalla Slovenia un modulo abitativo.