«Lino Mariani» 75: il «tesoro» della CI di Pola

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«Lino Mariani» 75: il «tesoro» della CI di Pola

Se abbiamo imparato qualcosa dalla pandemia e dai lockdown, è il valore della prossimità. Come tante, la SAC “Lino Mariani” della Comunità degli Italiani di Pola ha imparato la lezione a proprie spese, al prezzo di un arresto totale delle attività, ma ha saputo farne tesoro e la perseveranza è stata premiata. Stasera, venerdì 11 novembre, le cinque sezioni artistiche della SAC hanno festeggiato il 75.esimo anniversario della formazione di quel primo coro italiano del dopoguerra (del 1947) che negli anni successivi, grazie un processo naturale di coesione e polarizzazione, avrebbe portato alla fondazione della Società completa di cori, orchestre, sezioni liriche, filodrammatiche, a turni e a seconda delle preferenze del momento. Grande festa, dunque, ieri nel salone degli spettacoli all’1 di via Carrara. Per San Martino, le cinque sezioni attuali della SAC si sono ritrovate sul palcoscenico con i rispettivi dirigenti, i collaboratori pianistici, la direzione e il suo fedele pubblico a seguire lo spettacolo. Sul palcoscenico il coro misto recentemente rinvigorito e ora nuovamente vicino al suo massimo splendore con la “new entry” di Ronald Braus, la nuova bacchetta; quindi il coro maschile diretto da Edna Jurcan Strenja; la corale femminile diretta da Orietta Šverko; l’orchestra degli strumenti a plettro diretta da Clara Chiara Cerin e l’ultimo nato in casa “Mariani”, il coro di voci bianche meglio noto come “i pici della Mariani”, che sotto la presenza materna di Edna Jurcan Strenja scelgono di custodire e tramandare la tradizione dei canti popolari veneti in controtendenza con l’omologazione imposta dai social network e dalla globalizzazione.
Per festeggiare i 75 anni della SAC, la direzione ha deciso di premiare i soci di lunga data per la fedeltà e la perseveranza. Nel coro maschile risultano campioni di assiduità Dragan Kovačev (20 anni), Milan Sirotić e Corino Moscarda (30 anni), Franco Bonassin (50) e Roberto Jasello (60 anni) nonché Angelo Sari per l’apporto complessivo. Nell’orchestra degli strumenti a plettro o Mandolinistica si sono distinti per fedeltà alla SAC Ljubica Draščić, Magda Rojnić e Silvano Pucić per i vent’anni di attività, Boris Maras e Alen Belullo per i rispettivi trent’anni e il campione assoluto, uno dei veterani della società, Luciano Giorgi, che suona il mandolino al Circolo da ben sessanta anni: una vita. Anche tra le coriste la fedeltà è una virtù: Giuseppina Juričić e Danica Doblanović festeggiano i vent’anni nella SAC, Maria Laura Scremin, Magda Ristić, Silvana Miletić, Ornella Mihaljević, Valentina Rebić e Letizia Klun spengono ciascuna trenta candeline, mentre Bianca Zannini e Maria Šebalj cantano in coro esattamente da quarant’anni a questa parte. Due benemerenze aggiuntive coronano i successi della SAC: quella in memoria di Clara Mariani Belić (ha ritirato la targa il marito Luka Belić) e quella di Loretta Godigna, al timone della SAC da vent’anni in qualità di presidente, vicepresidente o direttore artistico, a turni. La serata, condotta da Valmer Cusma, è stata una di quelle che qualifichiamo come familiari, festive, coinvolgenti, calorose, a tratti solenne. L’esibizione dei cori è stata pensata come una mezza recita, con scenografia, dialoghi, canti e battute tipicamente polesane, costruita intorno al repertorio “popolare” della SAC. Immancabile, al termine, il rinfresco con tramezzini di baccalà, vino e brindisi di buon auspicio per gli anni a venire.

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