La sentenza. L’ex premier Sanader «non è un profittatore di guerra»

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La sentenza. L’ex premier Sanader «non è un profittatore di guerra»
Ivo Sanader durante la lettura della sentenza

“Non colpevole”. L’ex premier Ivo Sanader è stato scagionato dall’accusa di speculazione bellica nell’ambito dell’affaire Hypo. Lo ha deciso il Tribunale regionale di Zagabria nel terzo processo per la stessa causa. Nei precedenti due processi, Sanader era stato condannato, ma le due sentenze erano state cancellate rispettivamente dalla Corte costituzionale e dalla Corte suprema. La sentenza di oggi, mercoledì 12 ottobre, non è esecutiva.

L’ex primo ministro, che ha ricoperto questo incarico dal dicembre del 2033 al luglio del 2009
6 luglio 2009, si è sempre definito innocente nonostante l’Ufficio anticorruzione (Uskok) lo aveva accusato di avere ricevuto una tangente di 3,6 milioni di kune (circa 500mila euro) dopo che la banca austriaca Hypo aveva concesso alla Croazia un mutuo per l’acquisto dell’edificio in cui ha trovato sede il Ministero degli Esteri. L’accusa si riferiva al periodo fine 1994-inizio 1995 quando Sanader ricopriva l’incarico di viceministro degli Esteri. Siccome la Croazia in quel periodo era in guerra, l’ex premier venne accusato di essere un profittatore di guerra. La sentenza di oggi sottolinea che “non c’è stato” alcun danno per lo Stato, poiché l’importo della bustarella “non mise in pericolo la Repubblica di Croazia”. Inoltre, il caso è nel frattempo finito in prescrizione. La sentenza è stata letta dalla giudice Saša Lui, dopo che la scorsa settimana la difesa e l’accusa avevano esposte le rispettive arringhe finali.

“Durante il processo non è stato dimostrato che Sanader abbia ricevuto la tangente”, ha dichiarato l’avvocato difensore Čedo Prodanović.

“Non troviamo giusta la sentenza”, ha dichiarato dal canto suo la vicedirettrice dell’Uskok, Marija Vučko. “La speculazione bellica esiste e perciò sporgeremo ricorso”.

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