Intesa di Venezia per unire le sponde

Firmato l’importante documento. Si punta innanzitutto a sviluppare i collegamenti con Lussinpiccolo. Spazio anche alla Comunità Nazionale Italiana

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Intesa di Venezia per unire le sponde
Foto Moreno Vrancich

L’Intesa europea di Venezia è operativa. Con la firma del documento le parti si sono impegnate a cooperare ai livelli istituzionale, associativo e imprenditoriale, allo scopo di studiare, organizzare e promuovere iniziative di sviluppo sostenibile nei campi di cultura, arte e storia; istruzione e formazione; ricerca e ingegneria; commercio e turismo di qualità; eccellenze agricoltura, pesca e artigianato; comunicazione, salute e sicurezza europea.
L’Intesa raccoglie gli orientamenti della Carta europea di Lussinpiccolo, sottoscritta a Lussino il 27 giugno del 2023, e si propone come base per l’elaborazione del Manifesto europeo Nordest, Istria, Fiume, Carso, Quarnaro e Dalmazia del Progetto Europa Adriatica, che sarà presentato e sottoscritto al Meeting in programma a Fiume nella primavera del 2024. Vittorio Baroni, coordinatore del progetto, ha spiegato come il tutto sia nato dalla voglia di fare Europa e di unire le due sponde dell’Adriatico, con la volontà di sfruttare due grandi occasioni che sono l’Agenda 20-30 per lo sviluppo sostenibile e Nova Gorica e Gorizia che saranno Capitali europee della Cultura nel 2025.

Progetti concreti

È in questo contesto che si inseriscono tutta una serie di idee che si stanno trasformando sempre più in progetti concreti, come ad esempio la possibilità di collegare via mare Venezia e Lussinpiccolo con una linea diretta. Le due città sono fortemente interessate, per tutto quello che una linea di questo tipo potrebbe comportare. Massimiliano De Martin, assessore all’ambiente con delega allo sviluppo sostenibile del Comune di Venezia, ha spiegato come essa potrebbe portare ad uno scambio di relazioni sia culturale che economico, in quanto le relazioni tra le persone portano anche a generare lavoro. Ana Kučić, sindaco di Lussinpiccolo, ha proseguito su questa linea, spiegando come sia il collegamento marittimo che quello aereo siano importanti non solo per fini turistici, ma anche per ragioni culturali legate alle tradizioni degli abitanti del territorio.
Roberto Scibilla, amministratore delegato di Thetis, società di ingegneri che gestisce fra le altre cose la direzione dei lavori del MOSE, è stato un altro di quelli che hanno sottoscritto l’iniziativa, con l’intento di andare a trovare tutta una serie di soluzioni ingegneristiche per far fronte ai problemi comuni che affliggono le varie città dell’Adriatico. Francesca Domeneghetti, vicepresidente dell’Ordine degli ingegneri di Venezia, ha già preparato un elaborato che analizza il problema dell’acqua alta nella zona del porto di Lussinpiccolo, suggerendo ulteriori analisi prima di procedere a presentare una soluzione definitiva.

Si pensa anche agli idrovolanti

Tornando al mondo del commercio hanno sottoscritto l’Intesa anche Andre Rizzo, rappresentante di Confcommercio Venezia, che è particolarmente interessato al settore del cibo, Laura Tozzato, rappresentante di Coldiretti Veneto, che raccoglie gli agricoltori locali, Silvia Bolla, rappresentante di Confindustria Veneto est, che raccoglie gli interessi di 5.000 aziende con un fatturato complessivo di 83 miliardi di euro, Lara Soldičić – Vodarić, rappresentante della Jadranka turizam, che ha un interesse diretto sia nel portare persone sull’isola di Lussino che di importare tutta una serie di eccellenze italiane da poter poi distribuire agli ospiti dei propri alberghi.

Hanno manifestato il loro interesse ponendo la firma sul documento anche Federica Bosello, in rappresentanza dell’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, porti di Venezia e Chioggia, che guarda sempre a espandere il traffico del porto, sia che si parli di passeggeri che di mezzi e che ha lodato nello specifico questa iniziativa che guarda anche alla cultura e alla sostenibilità, Dalibor Cvitković, direttore dell’Ente turistico di Lussinpiccolo, sempre attento a promuovere il territorio e particolarmente interessato a un mercato italiano ancora tutto da esplorare nei grandi numeri, Raffaele Ambruoso, vicepresidente dell’aeroporto Nicelli, che è pronto a ospitare i voli in partenza per l’aeroporto di Lussinpiccolo e che ha già chiesto al sindaco della località quarnerina il permesso di effettuare un sopralluogo sull’isola per verificare la possibilità di trasportare i passeggeri direttamente con gli idrovolanti che andrebbero così ad atterrare nella zona del porto di Lussinpiccolo nell’immediatezza del centro città.

Ruolo importante per la CNI

Dulcis in fundus, in tutto questo contesto estremamente importante un ruolo determinante verrà giocato dalla Comunità Nazionale Italiana, rappresentata da Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva, e Sanjin Zoretić, presidente della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo. Anche loro fra i firmatari dell’Iniziativa, hanno ribadito entrambi la necessità di rafforzare nuovamente i collegamenti fra l’isola e l’Italia, in modo particolare con una Venezia dalla quale deriva direttamente il dialetto che quasi tutta la CNI parla a casa ogni giorno.
Il presidente della Giunta esecutiva avrà però anche il compito di organizzare il prossimo incontro, quello che si svolgerà a Fiume nel corso della primavera del 2024 e che vedrà tutti questi soggetti fare un passo successivo, più concreto, verso la realizzazione dei vari obiettivi che l’Iniziativa ha posto loro. Nel frattempo ci attendono mesi di lavoro dietro le quinte, con le varie parti in causa che avranno il compito di usare le loro conoscenze e le loro competenze per preparare il futuro comune di Venezia e di Lussino, che con questi propositi non potrà che essere roseo.

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