Interrogato il mostro di Fiume: scatena l’inferno in aula (foto)

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Interrogato il mostro di Fiume: scatena l’inferno in aula (foto)

Fascette di plastica ai polsi, tuta military, agenti dei reparti speciali della polizia, mascherina sul viso. E’ apparso così davanti al giudice istruttore il mostro di Fiume, il 36.enne Roman Brnada, che domenica 6 febbraio ha ucciso con calci e pugni la 67.enne Darinka Krivec, in un bar nel pieno centro del capoluogo quarnerino. Con la testa abbassata e senza proferire parola, il killer è stato portato nell’aula della Pubblica accusa, davanti a numerosi giornalisti che hanno cercato di rubare qualche parola a Brnada, il quale però è rimasto in silenzio. Il mostro si è pero scatenato in aula, dove ha urlato contro il giudice istruttore, ha cercato di divincolarsi dalla stretta degli agenti di polizia, e anche ha tentato di saltare dalla finestra. Gli agenti hanno fatto fatica a riportare la calma e a fermarlo. All’uscita dalla sede della Procura di Stato, ben quattro agenti delle squadre speciali di polizia sono dovuti intervenire per portarlo fino alla camionetta della polizia. A dimostrazione che si tratta di un uomo molto forte e contro il quale era impossibile difendersi. Anche il suo avvocato d’ufficio Aris Šarunić è uscito dall’interrogatorio visibilmente provato dalla scena a cui ha assistito pochi minuti prima.

Il video del pestaggio in Rete

Intanto, è apparso su Internet il video delle telecamere a circuito chiuso del bar Pin, dove domenica pomeriggio si è consumata l’aggressione che ha portato alla morte della donna. Brnada e la sua vittima stavano seduti apparentemente tranquilli uno vicino all’altro, quando a un certo punto il killer è scattato verso Darinka, afferrandola per la testa. Il giovane cameriere e un altro avventore hanno cercato di fermare il mostro, che però in preda alla follia è riuscito a scrollarsi entrambi di dosso. Poi anche una terza persona ha cercato di correre in soccorso della vittima, ma la furia dell’omicida era troppo forte. A questo punto la donna è stata scaraventata a terra e Brnada ha iniziato a picchiarla selvaggiamente, con violenti calci sulla testa, che le sono stati fatali. Una scena che è durata pochissimo, circa 15 secondi, ma che non ha lasciato scampo alla vittima, spirata poco dopo. Poi il mostro è scappato e più tardi è stato visto nel rione di Belvedere passeggiare nudo. Verso le 18, ossia circa 3 ore e mezza dopo l’aggressione, Brnada è stato arrestato.

Gli agenti fanno fatica a contenere Roman Brnada. Foto Roni Brmalj
Roman Brnada esce dalla sede della Procura di Stato. Foto Roni Brmalj
Roman Brnada arriva nella sede della procura di Stato. Foto Roni Brmalj
Roman Brnada ha dato del filo da torcere agli agenti dei reparti speciali della polizia. Foto Roni Brmalj
Roman Brnada cantava spesso in città canzoni ecclesiastiche. In passato ha partecipato anche a un talent show in tv

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