Incidenti con moto: 11 morti in due settimane

0
Incidenti con moto: 11 morti in due settimane

Le moto della morte. Sono ben 11 le vittime di incidenti stradali verificatisi nelle ultime due settimane sulle strade croate in cui hanno preso parte proprio le moto. Una vera e propria ecatombe che si ripete ogni anno con l’arrivo della bella stagione, ma quest’anno la situazione sembra sfuggita al controllo. Gli esperti sono preoccupati. “Marko Ševrović, direttore dell’Istituto per la pianificazione del traffico presso la Facoltà di scienze del traffico di Zagabria, ha cercato di spiegare il motivo per il quale di così tanti incidenti in cui sono coinvolte le motociclette. “Innanzitutto nella maggior parte dei casi i centauri non hanno rispettato il Codice della strada”, ha detto al sito index.hr. L’ultimo caso in questo senso si è verificato nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando un 21.enne motociclista ha ucciso una ventenne che stava attraversando il passaggio pedonale in un rione di Zagabria. Il giovane è piombato sulla vittima a tutta velocità mentre stava sorpassando una colonna di auto. Va segnalato anche diversi centauri che hanno preso parte agli incidenti degli ultimi giorni non erano in possesso della patente. Secondo Ševrović i “giovani motociclisti non hanno esperienza nella guida di moto potenti e non rispettano il Codice della strada. Inoltre, i giovani conducenti non riconoscono alcuna autorità e perciò per loro il rispetto delle regole o possedere la patente è un optional”.
L’esperto poi discolpa la Polizia, che “sta facendo un ottimo lavoro soprattutto sulla prevenzione, ma non dispone delle risorse necessarie né umane né materiali per essere più presente sulle strade”. Ševrović punta il dito invece sul sistema giudiziario che “reagisce soltanto quando si verificano degli incidenti mortali. Per il resto non sanzionano i centauri che non rispettano le regole, bensì passano questa patata bollente alla Polizia”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display